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Manovra finanziaria, il 23 settembre manifestazione nazionale dell'Associazione dei comuni a Perugia

Contro una manovra ritenuta “ingiusta e sbagliata”, perché concentra i tagli alla spesa sugli enti locali, il 23 settembre si terrà a Perugia una manifestazione nazionale dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) per il centro Italia, che ne seguirà una delle amministrazioni del Nord, in programma il 14 a Venezia.

A darne notizia è il sindaco di Perugia e presidente dell'Anci Wladimiro Boccali: “La situazione del Paese è grave ma le soluzioni che il governo ha finalmente individuato, dopo aver perso tempo per sottovalutazione della crisi (fino a pochi mesi fa addirittura negata) e per incertezza e divisioni, minacciano di ammazzare il malato, invece che cercare di guarirlo”, ha detto Boccali, motivando l'iniziativa. “Si massacrano ancora i bilanci degli enti locali e si negano servizi fondamentali soprattutto per le fasce più deboli della popolazione, che peraltro sono colpite anche direttamente da una serie di misure socialmente insostenibili”.

Secondo il sindaco di Perugia, il governo ha varato “in un anno, ben tre manovre e tutte caratterizzate dai tagli ai bilanci di regioni e città, mentre sono marginali gli interventi per ridurre la spesa a livello centrale. Meno sociale, quindi, quasi nessun investimento, sforbiciate al trasporto pubblico, scuola e formazione, per non parlare di vita culturale e tutela del patrimonio artistico. Qualità della vita in picchiata. E senza nessuna interlocuzione e confronto, ma soltanto con provvedimenti presi a Roma da un governo sempre più lontano dai bisogni reali delle persone. Chi ha il coraggio di parlare ancora di federalismo?”.

La manifestazione – “Per tutto questo, -afferma Boccali- e per ribadire con forza che la manovra è ingiusta e sbagliata, e che le istituzioni locali possono e devono essere il perno della ripresa, ci sarà a Perugia, il 23 settembre, una manifestazione nazionale dell’Anci per tutto il centro Italia. Un’altra per il Nord, si terrà il 14 a Venezia. Stiamo vivendo un momento durissimo, ma la macelleria sociale non è la risposta. Non si dica che ce lo chiede l’Europa. L’Europa ci chiede di rimettere ordine nei nostri conti. Come, con quali scelte, tocca alla politica, qui, e questa scelta politica è devastante”. (fda)