Foligno

Il Manifesto Pro vita irrompe in campagna elettorale: scontro Masciotti – Lega

Il Manifesto ‘Pro vita’ irrompe nella campagna elettorale e riscalda gli animi di una competizione fin qui anche troppo calma. Venerdì scorso la presentazione del documento voluto dall’associazione Family Day, dall’Associazione Provita e Famiglia, il Centro di Aiuto alla Vita Foligno e l’Associazione Amore e Vita con l’ufficializzazione dei candidati che hanno deciso di sostenerlo.

Chi ha firmato

Al momento hanno sottoscritto gli impegni i candidati sindaco Stefano Zuccarini ed Enrico Presilla. Quanto ai consiglieri per la Lega Mauro Malaridotto, Decio Barili, Michela Giuliani, Riccardo Polli, per Fdi Marco Cesaro e Giorgia Torretti ed Elisabetta Ugolinelli per la lista ‘Stefano Zuccarini sindaco’. Per Presilla (nella foto sotto) c’è la firma di Filippo Gentili (Per Foligno) anche se gli organizzatori assicurano che stanno arrivando anche richieste di ulteriori sottoscrizioni.

Lo scopo del Manifesto

Il Manifesto Valoriale, partendo dal diritto naturale internazionale e costituzionale, vuole promuovere e sostenere il diritto alla vita, la famiglia fondata sull’unione di un uomo e una donna e la libertà educativa dei genitori nei confronti dei propri figli”. Così Donato Pescetelli, referente per l’associazione Family Day, nel corso della presentazione del Manifesto Valoriale sottoposto a tutti i candidati sindaco. “Siamo convinti – ha spiegato – che le azioni amministrative in esso contenute esprimano ciò in cui crediamo: che la libertà di scelta della donna (di diventare madre) debba essere armonizzato con il diritto alla vita del bambino, che la famiglia fondata sull’unione di un uomo e una donna sia il nucleo fondamentale della società, che la libertà educativa dei genitori nei confronti dei propri figli sia da tutelare e promuovere”.

Cosa c’è nel Manifesto

Nello specifico ci sono sette azioni: riconoscimento del diritto alla vita del concepito quale soggetto umano portatore di diritti (con una serie di azioni da espletare); Contrasto alla pratica dell’utero in affitto e a tutte le manifestazioni pubbliche che la sostengono politicamente (es.: Gay Pride); sostegno alle reti associative impegnate nella promozione e attuazione dei diritti delle persone con disabilità e a progetti di integrazione degli alunni disabili nel contesto scolastico e socio sanitario, con stanziamento di risorse adeguate. Poi la predisposizione di politiche amministrative volte a promuovere e tutelare la famiglia naturale fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna (con azioni come il quoziente familiare); la promozione e tutela del diritto di priorità educativa dei genitori nei confronti dei figli; tutela della fase finale di vita attraverso interventi volti a fornire cure a malati gravi, cronici o terminali, garantendo altresì l’accesso alle cure palliative e all’assistenza anche di natura domiciliare.

Masciotti non firma, ecco perché

Il candidato sindaco della ‘coalizione progressista’ Mauro Masciotti non ha firmato e ha diffuso una nota per motivare la sua posizione. “Non aderiamo per questioni politiche e di metodo. Riteniamo infatti – dice – che la laicità dello Stato si incarni, per le politiche amministrative, nel compito del Comune di essere soggetto abilitante per le libere scelte dei cittadini e delle cittadine”. Masciotti ricorda quindi che “cinque anni fa lo stesso manifesto fu firmato dall’attuale sindaco Stefano Zuccarini e le associazioni che lo avevano redatto avevano anche dichiarato che alla fine del mandato avrebbero espresso un giudizio sull’operato dell’amministrazione riguardo l’applicazione dei principi richiesti, ma ad oggi non abbiamo registrato nulla in questo senso – afferma Masciotti – Per noi della coalizione progressista quanto fatto dalla Giunta Comunale in termini di politiche familiari è stato del tutto inefficace, e più che altro volto all’opportunità di collocarsi politicamente in una sfera vicina a queste tematiche. Personalmente – continua Masciotti – ho sempre dato così tanto valore alla famiglia e alle politiche sociali, da sognare che la politica se ne occupi, metodologicamente, in modo unitario e condiviso; politicamente, con scelte ed investimenti realmente capaci di incidere in tal senso. Come coalizione non registriamo nell’operato della Giunta tali risultati”.

Masciotti: “La famiglia si aiuta con le politiche abitative”

È riscontrabile, per esempio, da qualsiasi nucleo familiare, specie se giovane coppia, la difficoltà ad accedere ad una soluzione abitativa in affitto – spiega MasciottiNon tutti sono in grado di procedere ad un investimento finanziario, non tutti vogliono scegliere di acquistare un immobile; per tutti questi non è semplice trovare una casa nel nostro comune. Le politiche abitative sono il primo passo per permettere ad una famiglia di cominciare a camminare insieme. Parte dell’impianto valoriale espresso nel vostro manifesto – continua Masciotti – è condiviso da me e dalla coalizione, a tal fine vi invito a visionare quanto scritto nel mio programma in merito alle politiche familiari e di sostegno alla natalità. Siamo disponibili al confronto con chiunque, ma non siamo intenzionati a mettere le nostre politiche familiari sullo stesso piano di quelle di un’amministrazione che firma i manifesti elettorali, ma non traduce gli atti in fatti amministrativi degni di nota”.Le politiche a tutela della famiglia e delle giovani coppie sono nel nostro programma e ne percepiamo tutta l’urgenza. Tuttavia teniamo a ribadire che queste politiche sono e devono essere a tutela di ogni tipo di famiglia e di ogni tipo di giovane coppia senza alcuna dicriminazione di genere – afferma Masciotti – Il tutto nel pieno rispetto di ciascuno nell’autodeterminarsi”.

La posizione della Lega

Su Masciotti e la sua posizione sono arrivate le critiche del centrodestra. A firmare l’attacco è il consigliere comunale e segretario della Lega Foligno Mauro Malaridotto (nella foto sotto): “Ho firmato con convinzione, insieme al sindaco di Foligno Stefano Zuccarini e a tanti amici e colleghi della maggioranza, il Manifesto Valoriale delle Associazioni Family Day, Pro Vita &Famiglia, Centro Amore e Vita e Centro Aiuto alla Vita. Un documento – spiega – che promuove la tutela della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, il diritto alla libertà educativa dei genitori nei confronti dei propri figli, la famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio. Come Lega siamo sempre stati impegnati in questo ambito, mossi da valori che sono da sempre alla base del nostro partito e che oggi portiamo avanti con orgoglio e fierezza nonostante i tentativi della sinistra di minare alla base la famiglia tradizionale e cancellare il diritto alla vita“.

Malaridotto: “L’ex diacono Masciotti ha cambiato idea”

Stupisce, a tal proposito, che altri candidati sindaci, tra cui quello della sinistra, ex diacono, abbia deciso di non sottoscrivere il documento, preferendo appoggiare liste e partiti noti per le loro iniziative contrarie alla vita e alla famiglia, che promuovono l’utero in affitto e spingono per l’educazione sessuale Lgbt sin dalle scuole primarie con l’introduzione di teorie gender. Vorrei sapere perché il candidato della sinistra, che in passato aveva appoggiato le importanti tematiche proposte da queste associazioni, ora si sia invece tirato indietro, negando i suoi stessi valori. Ha forse agito in questo modo per non scontentare i partiti che lo appoggiano? La coerenza in politica rappresenta un valore importante, capace di fare la differenza: chi cambia idea improvvisamente – conclude Malaridotto dimostra solo di non essere affidabile”.