Terni

Mancata riscossione canoni campi sportivi, nei guai 5 dirigenti e funzionari del Comune

Cinque tra dirigenti e funzionari comunali nei guai per un presunto danno erariale da 500mila euro. Sono accusati di non aver vigilato sulla corresponsione dei canoni di affitto di campi sportivi comunali nel periodo che va dal 2010 al 2014 da parte di una associazione sportiva.

L’indagine, seguita dalla Guardia di finanza di Terni, è coordinata dalla Procura regionale della Corte dei conti dell’Umbria.

Danno da 500mila euro per il Comune di Terni

Ai cinque, all’epoca dirigenti e funzionari del Comune di Terni, viene contestato un danno erariale “a titolo gravemente colposo“, “per avere con il loro comportamento arrecato un pubblico nocumento quantificato in circa mezzo milione di euro di mancato introito per le casse dell’Ente territoriale“.

Nel dettaglio, i cinque dipendenti comunali, non avrebbero vigilato sulla mancata riscossione, nel periodo 2010-2014, delle tariffe contrattualmente previste per l’utilizzo di campi sportivi di proprietà comunale, dati in concessione ad un’associazione sportiva calcistica ternana, quella di Campitello.

Inchiesta nata da verifica fiscale su associazione sportiva

L’articolata attività di controllo sulla spesa pubblica, eseguita dal Nucleo di Polizia Economico finanziaria della Guardia di Finanza di Terni, ha tratto origine da una precedente verifica fiscale nei confronti di una associazione sportiva. La stessa che era concessionaria degli impianti sportivi comunali in questione. All’esito dei controlli sono emersi – viene spiegato – “profili di responsabilità amministrativa prontamente partecipati all’autorità giudiziaria contabile che, al riguardo, delegava ulteriori accertamenti istruttori”.

Nessun controllo, diffida o revoca della concessione

L’inchiesta della Corte dei conti, quindi, ha portato a verificare che, diversamente da quanto previsto, il concessionario, nel periodo in esame, avrebbe incassato e trattenuto indebitamente le somme riscosse dagli utenti dell’impianto senza che il Comune, per il tramite dei propri dirigenti ed amministratori preposti, avesse mai operato alcun controllo, diffida o
revoca della concessione.

Gli accordi prevedevano, invece, la riscossione delle quote per l’utilizzo dell’impianto sportivo direttamente da parte del Comune che si impegnava a ristorare l’associazione sportiva delle spese da questa sostenute nella gestione, per consumi di elettricità e riscaldamento.

L’operazione testimonia la costante attività di collaborazione con la Procura regionale della Corte dei conti per l’Umbria e l’assiduo impegno profuso dai Reparti del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Terni nell’esecuzione di mirati controlli a tutela del bilancio pubblico, delle
Regioni, degli Enti locali e dell’Unione Europea, in conformità alle direttive strategiche impartite dall’organo di vertice del Corpo.