Il delicato tema è finito al centro del Consiglio comunale con un atto di Grasselli (Psi) "Situazione è addirittura peggiorata rispetto ad un anno fa" |
La per niente rosea situazione dei servizi Serd (ex Sert) e Igiene Mentale dell’Usl Umbria 1 è finita al centro dell’ultimo Consiglio comunale di Città di Castello.
A portare il delicato tema in aula è stata Loriana Grasselli (Psi), denunciando “il forte ridimensionamento del Serd tifernate negli ultimi anni, che ha determinato un pericoloso restringimento dei percorsi terapeutici”. La tematica fu affrontata con un’altra interrogazione oltre un anno fa sempre in Consiglio comunale ma, al di là delle rassicurazioni da parte dell’Usl, “la situazione è addirittura peggiorata” ha fatto presente Grasselli, segnalando come “il Servizio lgiene Mentale non garantisce più di fatto un livello assistenziale soddisfacente ad assolvere alle necessità del territorio a causa della carenza del personale e non certo per la professionalità dei pochi operatori rimasti”.
“Le problematiche della salute mentale coinvolgono sempre più fasce giovanili e, se non trattate subito, possono determinare un grave vulnus terapeutico”, ha ammonito la consigliera Psi, chiedendo conto al sindaco delle intenzioni dell’Usl per “riportare il servizio Serd al livello assistenziale di 5 anni fa, in termini di personale sanitario e trattamenti terapeutici, e per tornare a garantire un livello terapeutico soddisfacente, che attualmente non c’è”.
Ad oggi il Serd ha un’equipe che prende in carico gli assistiti che necessitano di Piano Riabilitativo personalizzato – composta da uno psicologo, un assistente sociale ed un’infermiera counselor – e si avvale della collaborazione degli educatori dell’Unità di Strada. Manca però la funzione del medico, che garantisce colloqui e prescrizione della terapia con compilazione dei piani terapeutici, ove necessario, e che rivaluta il paziente sia clinicamente che psicologicamente.
Dando lettura della nota della direttrice del Distretto Altotevere Usl Umbria 1 Daniela Felicioni, Secondi ha riferito che nel Serd è stato implementato il team degli infermieri per somministrare terapie e prelievi ed è stato rimodulato l’orario, garantendo l’apertura 6 giorni su 7, anche se, visto l’imminente pensionamento di entrambi i medici, la Usl sta acquisendo le disponibilità di psichiatri. Quest’ultimi saranno poi affiancati dal coordinatore Mariano Pedetti, che garantirà la sua presenza per 3 ore due giorni a settimana, “con rilevanti disagi da parte degli utenti. Attualmente si registra dunque una carenza di ben due medici e capite bene il disservizio grave che stiamo vivendo” ha sottolineato il sindaco.
Nella nota della direttrice del Distretto Altotevere è stato poi riconosciuto che “risulta particolarmente difficoltosa la gestione integrata dei pazienti complessi con doppia diagnosi, dipendenze e psichiatria, in particolare per condivisione della programmazione-revisione terapeutica e dei colloqui di monitoraggio, a causa della difficoltà di garantire la presenza contemporanea delle figure professionali necessarie, in particolare dei medici”.
In sede di replica Grasselli ha eccepito il fatto che, da parte dell’Usl Umbria 1, “non ci sia stata una vera risposta all’interrogativo su quando verranno ristabiliti i livelli di servizio antecedenti i pensionamenti dei medici”.