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Mancano medici di medicina generale, osservatorio di Anci. Regione Umbria si attiva

Mancano i medici di medicina generale in diverse parti dell’Umbria e le istituzioni cercando di correre ai ripari. Le proteste più forti nelle ultime settimane hanno riguardando il piccolo comune di Monte Santa Maria Tiberina ma la situazione è seria anche in altri Municipi.

Medici di medicina generale, l’osservatorio Anci

Anci Umbria ha iniziato, attraverso un Osservatorio interno, a reperire i dati relativi alla eventuale carenza di medici di base sul territorio regionale. Dai primi rilevamenti – il monitoraggio, effettuato attraverso interviste dirette ai Comuni, proseguirà fino alla fine di luglio – emergono alcune carenze e vengono evidenziate dai Comuni stessi delle criticità, anche in prospettiva futura.

Anci Umbria – commenta il presidente, Michele Toniaccini – ha raccolto il grido di allarme lanciato da molti Comuni umbri sulla carenza di medici di base, soprattutto nelle aree interne. L’associazione ha subito attivato un Osservatorio interno per verificare la situazione sul territorio e dai primi dati emerge che alcuni Comuni sono già da ora scoperti. Fra questi, possiamo citare Monte Santa Maria Tiberina, Montecchio, Baschi, Valtopina, mentre altri Comuni, fra cui Bastia Umbra, hanno evidenziato il problema imminente dei pensionamenti. Una volta terminato il sondaggio, con la mappatura completa, Anci Umbria chiederà che venga trovata una soluzione uniforme al problema che è oggettivo e che, prossimamente, con il pensionamento di altri medici di base potrebbe aggravarsi ulteriormente”.

Regione chiede 55 borse di studio al ministero della Salute

La Regione non rimane però a guardare. In merito ai fabbisogni di medici di medicina generale, infatti, l’ente ha formalizzato al ministero della Salute la richiesta di 55 borse di studio per la formazione in medicina generale. Nello specifico, rispetto ai 35 posti assegnati per il triennio 2021-24, già incrementati di 6 posti rispetto agli anni precedenti, è stata avanzata un’ulteriore richiesta di 20 posti, recuperabili dalle borse di studio non assegnate ad altre regioni.

   “In tal modo – afferma l’Assessore alla salute Luca Coletto – intendiamo ridurre il gap dovuto ad una non adeguata programmazione lasciato dalle precedenti amministrazioni”.