Poteva essere una sorta di ‘edizione argento’ quella del venticinquennale della Festa di San Bartolomeo a Foligno, ma invece niente: il sogno si è infranto ad un passo dal traguardo.
E così, come un ‘fulmine a ciel sereno’ ecco che, via social, arriva la notizia che uno dei classici appuntamenti estivi, tra i più attesi e partecipati dell’estate folignate, non si farà. Niente festa quindi: l’organizzazione alla fine ha dovuto gettare la spugna e rassegnarsi a chiudere i battenti.
“Non è stato possibile trovare persone disponibili a prestare attività di volontariato – fa sapere il presidente dell’associazione ‘Tutti per San Bartolomeo, Giovanni Rossi – non esistono motivi tecnici, burocratici o organizzativi, se non il fatto che – ammette – siamo rimasti in pochi e non ci sono nuove leve”.
Insomma, va bene l’amore per il proprio territorio, lo spirito di sacrificio, la voglia di stare insieme in allegria, ma se ci si riduce con sempre meno persone e sempre più anziane, la tradizione non si porta certo avanti da sola.
La ‘Festa di San Bartolomeo’ ebbe inizio nel 994 quando Padre Giancarlo Locco, frate francescano, fu trasferito dal convento dei Zoccolanti di Città di Castello a quello di San Bartolomeo di Foligno e volle farlo rivivere coome ai fasti di beato Paoluccio Trinci.
Lo scopo dell’associazione denominata era quello di tenere vivo il convento nella sua storia e far conoscere i luoghi più belli del folignate con passeggiate, escursioni mirate e quant’altro.
Non una sagra, ma un qualcosa di più significativo: una festa a chiusura dei tanti momenti e attività svolte con i frati del convento e nello stesso tempo dare qualche giorno di serenità e pace ai folignati, con il ricavato da assegnare ai bisognosi.
Quel sogno ora si è infranto con una drastica realtà. “Non possiamo organizzare l’evento per pagare il personale – spiega Rossi – ci stiamo organizzando per recuperare forze e cercarne di nuove affinchè l’anno prossimo si possa riproporre l’appuntamento”.