Ha preso il via, questa mattina, alla presenza del direttore generale Dr. Imolo Fiaschini, del direttore sanitario Dr. Pietro Manzi, della dirigente del servizio Formazione, Comunicazione e Relazioni Esterne Dr.ssa Maria Stefania Gallina e della responsabile del 118 di Terni, Narni e Amelia nonché coordinatrice scientifica del corso Dr.ssa Donatella Granati, presso il Centro Formazione di viale Bramante dell’Azienda Usl Umbria 2, l’edizione del “Corso di formazione per l’acquisizione dell’attestato di idoneità all’attività di Emergenza Sanitaria Territoriale”, promosso dalla Regione Umbria in collaborazione con le Aziende sanitarie Usl Umbria 1 ed Usl Umbria 2.
Il progetto formativo nasce su mandato della Giunta regionale per far fronte alla carenza di professionisti nelle postazioni di Pronto Soccorso e 118 delle Asl umbre, è rivolto a 58 medici neolaureati (22 gli iscritti al corso di Terni) e si articola in 350 ore di insegnamento (formazione teorica e pratica all’interno dei servizi di emergenza urgenza dei presidi ospedalieri: Pronto Soccorso, Medicina e Chirurgia d’Urgenza, Rianimazione, Cardiologia e Terapia intensiva, Ortopedia, Centrale Operativa 118) finalizzate all’acquisizione di tutte le competenze professionali necessarie per far fronte alle emergenze del 118 e dei pronto soccorso.
Il tirocinio pratico, in particolare, svolto nei servizi di emergenza – urgenza e coordinato da “tutor” esperti di elevata professionalità, sarà incentrato sulla rianimazione cardiopolmonare, gestione delle vie aeree, ventilazione meccanica invasiva e non, accessi arteriosi e venosi centrali, gestione ferite e tecniche di sutura, lettura Ecg ed emogasanalisi arteriosa (Ega) e pacing cardiaco transcutaneo (terapia elettrica in emergenza nei casi di arresto cardiaco).
Approfondimenti specifici sono previsti per acquisire nozioni e manualità di piccola chirurgia, riferita al corretto trattamento della traumatologia, per le tecniche di estrazione ed immobilizzazione di un paziente traumatizzato, per le implicazioni medico legali nell’attività dell’emergenza, per l’utilizzo della tecnologia connessa con l’emergenza territoriale.
Fondamentali saranno quindi le tecniche e le pratiche di gestione di situazioni complesse al fine di formare professionisti, in prima linea, in grado di decidere in pochi secondi e saper valutare con tempestività le situazioni di criticità anche integrandosi con la cabina di regia regionale e con la rete regionale di soccorso.
I medici, al termine del percorso formativo e della valutazione finale, potranno essere impiegati nei servizi di emergenza ed assicurare, di conseguenza, una presenza adeguata di operatori specializzati in un ambito particolare della sanità, in cui il numero dei medici specialisti non è sufficiente a coprire il fabbisogno delle Aziende sanitarie locali.