Cronaca

Mamma e amante virtuale arrestati per abusi sulla figlia, concluse le indagini

L’inchiesta è chiusa e la procura adesso viaggia spedita verso la richiesta di rinvio a giudizio. Per uno dei reati più odiosi che possano esistere: la violenza sessuale nei confronti di minori, che stavolta era ancor più grave perché compiuta anche da una madre sulla figlia di sette anni.

Una vicenda orribile

Per questo crimine erano finiti in carcere lei – una 42enne folignate, poi scarcerata e messa ai domiciliari – e un brindisino di 50 anni, il suo amante che l’aveva indotta a coinvolgere la bambina in squallidi e irripetibili giochi sessuali. Il pm titolare dell’inchiesta Massimo Casucci aveva prima fatto arrestare la donna e poi, dopo che la polizia postale aveva analizzato computer e pc di lui, in cui erano stati trovati video in cui c’era la bambina, aveva chiesto e ottenuto anche l’arresto dell’ispettore dell’Inail pugliese.

Le chiamate alle ‘maghe’

A far scattare l’inchiesta furono delle telefoniste di un centro di cartomanzia a cui la donna aveva raccontato di aver allacciato una relazione virtuale con il 50enne e di essere ossessionata dal desiderio di incontrarlo, tanto da aver ceduto alla richiesta di lui di avere delle fotografie della figlioletta minorenne. Ma la donna alle cartomanti, è scritto nell’ordinanza, diceva anche che se l’uomo non avesse acconsentito a vederla lei l’avrebbe ricattato con quelle immagini.

Arrestato l’amante virtuale

Lui era stato già destinatario la scorsa estate di un decreto di perquisizione e sequestro: nei suoi supporti informatici – stava scritto nell’ordinanza – gli agenti avevano trovato qualcosa come 400 immagini di donne di cui circa 300 con immagini esplicite a carattere sessuale e una quarantina di video. Tra questi anche i filmati inviati dalla madre della bambina, che è stata costretta a crescere nel peggiore dei modi.

Tutelare la bambina

Dopo l’arresto della madre la piccola era stata affidata al padre. Nel frattempo la donna, difesa dall’avvocato Alessia Modesti, è stata sottoposta a perizia psichiatrica (di parte) ed è stata dichiarata “parzialmente incapace di intendere e di volere”. Certamente molto suggestionabile. Adesso entrambi gli indagati avranno 20 giorni di tempo per chiedere di essere interrogati.