Lu. Bi.
La vicenda tiene banco in un piccolo comune a sud del capoluogo di provincia, e i prossimi giorni saranno decisivi per un chiarimento della vicenda, grazie alla richiesta dell'avvocato Fiocchi, legale della famiglia dell'adolescente, di un esame del dna dell'uomo di 50 anni accusato di violenza sessuale aggravata su minore. La richiesta passerà ora al vaglio del sostituto procuratore della Repubblica, Raffaella Gammarota. Il presunto papà della bambina, data alla luce 2 mesi fa dalla 15enne, infatti ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento nella gravidanza della giovane e potrebbe anche rifiutare di sottoporsi alla prova scientifica. Sembra però difficile che l'uomo possa sottrarsi al test, viste le ultime sentenze della Corte di Cassazione, orientata a considerare il rifiuto come una prova di ammissione di colpa.
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