Continui maltrattamenti in famiglia, nei confronti della moglie ma anche della figlioletta. Mentre la coniuge veniva costretta con violenza ogni giorno a rapporti sessuali. Sono queste le accuse che hanno portato un uomo in carcere, dopo gli accertamenti della polizia e della Procura della Repubblica di Perugia.
L’arresto nei confronti dell’uomo, di origine albanese, è scattato sabato scorso in provincia di Ravenna, dove si trovava dopo che moglie e figlia si erano rifugiate in una struttura protetta. Lo straniero è stato tradotto nel carcere di Ravenna su ordine del gip di Perugia. Le accuse nei suoi confronti sono di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e violenza sessuale nei confronti della moglie.
Secondo quanto emerso dalle indagini della squadra mobile di Perugia, “l’uomo, in modo abituale e continuativo, maltrattava la moglie e la figlia minore ponendo in essere nei loro confronti condotte reiterate, ingiuriose e violente attraverso continue vessazioni, aggressioni verbali e minacce, provocando in loro una condizione psicologica di soggezione e paura, tanto da costringere la donna a rifugiarsi, con la figlia, presso una struttura protetta”. L’arrestato avrebbe anche costretto la moglie “a subire quotidianamente atti sessuali dalla stessa non voluti, minacciandola di ‘obbedire’, ed afferrandola con violenza“. In un caso, accecato da rabbia e gelosia, avrebbe lesionato il polso sinistro alla donna, tanto da costringerla a recarsi al pronto soccorso.