E’ stata la segnalazione del sindaco ai carabinieri a far partire l’inchiesta che nel giro di poche settimane ha portato all’arresto, mercoledì, di una maestra dell’asilo nido comunale di Deruta. Perché il comportamento dell’insegnante di 61 anni, da decenni al servizio di quella struttura e stimata da tutti, veniva visto come troppo aggressivo anche dai colleghi e dal personale esterno al nido, che lo avevano segnalato proprio al primo cittadino, Michele Toniaccini.
Poi ci sono state le registrazioni delle telecamere, che nel mese di ottobre hanno immortalato cinque episodi di minacce e punizioni nei confronti di due bimbe, e quindi la richiesta della Procura di Spoleto, avallata poi dal gip, di arresto ai domiciliari della maestra.
La comunità di Deruta è incredula da ieri mattina, quando è iniziata a circolare la notizia dell’arresto da parte dei carabinieri della Compagnia di Todi. Tra i genitori nessuno si sarebbe accorto di nulla e in diversi continuano a non credere che la sessantenne possa aver maltrattato i bambini, come le viene contestato dagli inquirenti.
Cauta la posizione del Comune, che ha voluto incontrare i genitori degli utenti dell’asilo nido dopo l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare per la maestra (che è stata anche sospesa dal servizio). E che ha diramato una nota sulla vicenda.
“Il Sindaco, la Giunta e tutta l’Amministrazione comunale di Deruta – evidenziano – sono spiacevolmente sorpresi e costernati dalla notizia della misura restrittiva cautelare adottata nei confronti di un’educatrice comunale operante presso l’asilo nido, per la quale si resta in attesa dello svolgimento del procedimento e saranno adottate le misure previste dalla legge.
Rispetto a questo evento il primo pensiero è in ogni caso rivolto ai bambini frequentanti l’asilo e alle loro famiglie, nella preoccupazione principale che l’ambiente di lavoro scolastico possa continuare a fornire il servizio nelle migliori condizioni di sicurezza dei bambini.
Su questo si assicura ora più che mai un rinnovato e costante monitoraggio da parte dell’Amministrazione comunale e una costante vicinanza alle famiglie dei bambini per fornire ogni possibile supporto e la più completa e trasparente informazione”.