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Maltempo, pendolari denunciano ancora gravi disagi ferroviari

Continuano anche oggi i disagi per quanti tentano di rientrare in Umbria da Roma e dalle Marche, a causa del maltempo che ha pressoché paralizzato da ieri pomeriggio la linea Ancona Roma.

Secondo quanto riferito da un gruppo di viaggiatori bloccati a Roma Termini, da ieri pomeriggio ad oggi un solo treno sarebbe partito dalla capitale alla volta dell'Umbria, alle 23 e 30 circa di ieri sera.

“Stamattina – raccontano poco fa i testimoni- il treno che avrebbe dovuto arrivare alle 9 e 30 da Perugia è arrivato alle 12, con due ore e trenta di ritardo. Il capotreno ci ha detto che non sa se ripartirà. A quanto pare il problema principale riguarda gli interscambi della linea che si ghiacciano e smettono di funzionare, impedendo il passaggio dei convogli”.

Il problema degli interscambi è confermato anche da Trenitalia, che in un comunicato ha reso noto che in alcune zone, tra cui quella di Perugia, “le basse temperature potranno determinare anche difficoltà nella manovra degli scambi, nonostante la diffusa presenza di impianti di riscaldamento elettrico”.

Non è chiaro al momento quali treni partiranno nelle prossime ore da Roma, dove ha continuato a nevicare tutta la notte e dove la stazione Tiburtina è stata del tutto chiusa.

La versione di Trenitalia – Presenta tinte differenti la situazione secondo quanto riferito dai comunicati ufficiali di Trenitalia, che ieri ha parlato in riferimento all'Umbria di una situazione treni non allarmante, senza particolari criticità, con “tutte le corse operative”, sebbene in regime di “Piano neve”, quindi “con riduzione di velocità e limitazione del numero delle corse”.

“Alle ore 12, tutte le linee ferroviarie dell'Umbria continuano ad essere operative”, sostiene il portavoce per l'Umbria di FS. “Nonostante il consistente calo delle temperature notturne e le diffuse precipitazioni nevose, che hanno causato la formazione di ghiaccio sulla linea di alimentazione elettrica dei treni e difficoltà nella manovra degli scambi, pur se dotati di impianti di riscaldamento elettrico”.

Per quanto riguarda i collegamenti con Roma, le ferrovie negano i disagi denunciati dai pendolari: “Nonostante la grande nevicata sul nodo di Roma, si effettuano i collegamenti, verso il Nord, il Sud, verso l'Umbria e le Marche”, si legge in un comunicato diffuso pochi istanti fa. “Al fine di dare servizio al territorio più colpito dalle nevicate, si effettuano servizi con tutte le fermate sulla Roma-Firenze (con 1 coppia di treni ogni 2 ore) e sulla Roma-Ancona (1 coppia di treni ogni 3 ore)”.

FS sconsiglia in ogni caso a tutti di mettersi in viaggio se non strettamente necessario, e ha detto che sta portando avanti un “impiego straordinario di personale di Trenitalia e di Rfi per mantenere in efficienza sia l'infrastruttura ferroviaria sia i treni con operazioni di pulizia dei binari, dei deviatoi, dei piazzali di stazione, di preriscaldamento dei convogli e attività straordinarie di asportazione ghiaccio dai treni e dalle porte”.

“Anche stanotte, e sarà la quarta consecutiva”, conclude FS, “saranno effettuati viaggi lungo la linea che collega Foligno con Fabriano con speciali locomotori dotati di vomere, in grado di liberare i binari dal manto nevoso in eccesso e di rimuovere il ghiaccio dalle linee di alimentazione elettrica”.

Utenti e consumatori sul piede di guerra – Contro i disservizi registrati in tutto il Paese dal sistema ferroviario, hanno intanto iniziato a tuonare le associazioni dei consumatori, aderenti alla sigla Casper (Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori).
Ci sono “viaggiatori che per ore sono rimasti intrappolati all’interno dei vagoni, in alcuni casi senza luce e senza riscaldamenti”, affermano le quattro associazioni di Casper. “Il problema, infatti, non sono i minuti di ritardo accumulati dai convogli, ma gli enormi danni materiali ed esistenziali subiti dagli utenti, i ritardi nei soccorsi, i malfunzionamenti tecnici delle infrastrutture ferroviarie avvenuti nonostante il maltempo fosse ampiamente previsto”.

Francesco de Augustinis