La produzione negli stabilimenti Eskigel di Terni è messa duramente a rischio dal maltempo. L’azienda ternana che produce gelati, infatti, sta risentendo della sfavorevole congiuntura meteo che ha fatto drasticamente ridurre la richiesta e il consumo di gelati.
Ricordiamo che dal 2016 Eskigel è stata ceduta alla Multinazionale Froneri, che ha scelto, per politica aziendale, di far gestire le assunzioni in base a necessità di produzione all’agenzia interinale.
A conti fatti, circa 2/3 dei lavoratori sono dipendenti di Randstad. Chiaramente sono contratti a tempo determinato che vengono prorogati in base a necessità produttive che in questa fase sono minime, visto che anche i magazzini sono pieni di giacenze.
Nei giorni scorsi l’azienda ha comunicato alle Rsu dello stabilimento che per due o tre settimane la produzione sarà attiva per 3 giorni a settimana, gestendo il calo produttivo e i giorni non lavorati con il monte ferie.
I sindacati, che monitorano da vicino l’evolversi della situazione, hanno già chiesto all’azienda di poter attivare gli ammortizzatori sociali qualora lo stallo produttivo dovesse perdurare. Secondo quanto è stato possibile apprendere sembra che l’azienda non intenda aprire la procedura di cassa integrazione, sperando nella temporaneità del meteo avverso e visti anche i tempi tecnici per l’apertura della procedura di 25 giorni.
Ciò che più spaventa i sindacati è che l’azienda, se il meteo dovesse continuare ad essere un ostacolo al consumo di gelato, potrebbe decidere di chiudere lo stabilimento per l’intera settimana, con gravi conseguenze e ricadute sul lavoro. Il prossimo incontro tra le parti ci sarà il 5 giugno, dove i vertici aziendali informeranno i sindacati sulle prossime previsioni di vendita.