Questa mattina (1 ottobre) il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati e l’assessore ai Lavori Pubblici e Protezione Civile Valerio Piergentili hanno effettuato una ulteriore ricognizione di tutti i luoghi del territorio comunale interessati dai danni legati alla grande ondata di maltempo dello scorso 15 settembre.
In particolare i due amministratori hanno visitato le zone di Montepicognola, San Bartolomeo, Burano, Santa Margherita di Burano, San Benedetto Vecchio, Bevelle, Ospedaletto, Camporeggiano, Loreto e Morena, tutte frazioni colpite da frane, smottamenti e interessate da numerosi problemi di viabilità.
Intanto, in attesa dell’auspicato riconoscimento dello stato di calamità naturale da parte del Governo (solo grazie ad esso si potranno ottenere indennizzi, ndr), sarebbero quasi un centinaio le schede presentate dai privati con richieste di rimborsi ancora da calcolare. La stima provvisoria dei danni relativa alla parte pubblica, invece, è già pari a 3 milioni di euro. Cifra ribadita anche ieri in Consiglio comunale dal sindaco.
Stirati, durante la massima assise, ha voluto anche spegnere le polemiche relative alla gestione dell’emergenza “non uniforme” del Comune: “La nostra operazione d’intervento è stata immediata anche se ciò, ovviamente non vuol dire sopperire subito a tutte le criticità. C’è stata una dedizione quotidiana, anche notturna, di tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato alla gestione dell’emergenza e un impegno encomiabile in quello che è un territorio vastissimo, fortemente dissestato e con enormi problemi idrogeologici annosi: solo per fare un esempio, a Bevelle la strada sistemata poco tempo fa con 600 mila euro grazie al Psr, è stata nuovamente devastata ed è come se non l’avessimo mai rifatta”.
“Facciamo sentire la nostra presenza – ha ribadito oggi il sindaco – proprio perché vogliamo dimostrare vicinanza umana e impegno e perché bisogna ancora capire quanto ancora c’è da fare“. Gli amministratori eugubini sono andati anche nella vicina Cantiano (devastata dall’alluvione) per incontrare i cittadini e il sindaco Alessandro Piccini: “Siamo legati alla città marchigiana dalla storia, dalla diocesi e da un’amicizia particolare. Lo hanno dimostrato anche i nostri giovani eugubini che sono venuti qui a spalare a mani nude”. I due primi cittadini hanno fatto visita anche all’azienda eugubina Vetrerie Vallarelli, che opera proprio nel cantianese, il cui capannone era stato letteralmente invaso da acqua e fango.