Assisi

Maltempo, ad Assisi e Bastia chiesta maggiore pulizia di tombini e un censimento della piante

Negli ultimi due giorni le ondate di maltempo due improvvise “bombe d’acqua” che hanno causato disagi e allagamenti, e che fanno preoccupare i cittadini.

In molti, da Santa Maria degli Angeli e non solo, chiedono di verificare – dopo che una delle piante nel parcheggio del McDonald’s vicino la stazione ferroviaria angelana, si è schiantata sopra la struttura – lo stato di salute degli alberi di tutto il Comune. Tornano anche le proteste per i pozzetti poco puliti: tante le segnalazioni sui social di fogne diventate veri e propri giardinetti: dalla terra di cui sono pieni i tombini sono nati erba e in qualche caso anche fiori. Manca la cura del territorio, ma anche la programmazione, visto che le segnalazioni del genere riguardano il centro storico e le frazioni di Assisi, dove in molti casi sono anni che non si vede una pulizia. Ma anche nei gruppi bastioli e sulla pagina Facebook del sindaco Lungarotti non mancano richieste in tal senso.

Per fronteggiare i danni dell’emergenza maltempo, è stato deciso di annullare l’edizione 2023 dell’evento Universo Assisi e di dirottare tutte le risorse stanziate in bilancio (90mila euro) per poter fronteggiare i primi danni derivanti dagli eventi alluvionali. L’amministrazione comunale sta chiedendo a gran voce (insieme al Comune di Bastia Umbra) un aiuto da parte regionale e statale soprattutto per ripristinare gli argini e per la manutenzione del Tescio, nonché per aiutare i cittadini e le attività direttamente colpiti dalla esondazione e dai disagi conseguenti.

Giovedì mattina durante il tavolo tecnico convocato dalla Protezione civile (vi hanno partecipato i comuni di Assisi e Bastia, ma anche Nocera Umbra e Valtopina),si è deciso di chiedere lo stato di calamità nazionale. E dal consigliere regionale Stefano Pastorelli arriva un’interrogazione per chiedere “Quali ulteriori provvedimenti intende adottare la Giunta regionale, oltre a dichiarare lo stato di emergenza, per far fronte alla pulizia ed al ripristino dei danni arrecati alle abitazioni dei privati colpiti dall’esondazione del fiume Tescio?”. Intanto il bosco di San Francesco e il parcheggio antistante all’ingresso del Ponte Santa Croce sono chiusi al pubblico dopo l’esondazione: “Stiamo lavorando per mettere in sicurezza i sentieri e riaprire il prima possibile”, si legge nella pagina Facebook del bene Fai.