E’ morto mentre stava lavorando, in un magazzino di Bacanella, a Magione. La tragedia si è consumata nel pomeriggio di domenica, intorno alle 16. Il corpo di Stefano Lancetti, secondo quanto hanno denunciato da alcuni colleghi ai sindacati, è rimasto lì fino a sera, quando ne è stata autorizzata la rimozione da parte del magistrato di turno.
I rappresentanti sindacali Silvia Cascianelli (Filt Cgil), Valerio Natili (Fisascat Cisl) e Stefano Cecchetti (UilTrasporti) parlano comunque di ennesima morte sul lavoro: “Che si tratti di un infortunio o un malore, non fa differenza; non si può continuare a morire per lavoro. Oggi la frenesia dei tempi, la produttività da raggiungere per rispondere a logiche impostate solo sul mero interesse economico/finanziario, troppo spesso fanno dimenticare che sono persone quelle a cui non si garantisce un dignitoso e sereno lavoro. Va posto uno stop – concludono – e va resettato l’approccio del mondo del lavoro rispetto a salute e sicurezza”.