Trasimeno

Malattie mentali, a TrasiMemo partita la terza edizione di “Arts&Crafts”

Si consolida a Paciano il progetto “TrasiMemo Arts&Crafts”. Partiti presso Palazzo Baldeschi, sede della Banca della Memoria del Trasimeno, per il terzo anno consecutivo, i laboratori di tessitura rivolti a pazienti del Centro di salute mentale del Trasimeno.

Un progetto ritenuto dagli addetti ai lavori di grande utilità terapeutica e sociale, che aiuta soggetti svantaggiati ad acquisire nuove competenze e abilità manuali e al tempo stesso a potenziare la propria capacità di autonomia.

Sono 32 i pazienti del Csm coinvolti in questo terzo ciclo di laboratori, co-finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e Comune di Paciano e gestiti dalla Cooperativa Frontiera Lavoro.

I laboratori, partiti all’inizio di ottobre, si tengono tre giorni a settimana sotto la sapiente guida della tessitrice Monica Giacomelli che aiuterà gli ospiti a familiarizzare con la filiera della tessitura, fino alla realizzazione di prodotti che saranno sottoposti al giudizio del pubblico. A partire dal più semplice telaio a scatola, con il quale vengono realizzate tovagliette in rafia, nel corso delle settimane gli apprendisti tessitori si cimenteranno anche nei più complessi telaio a pettino liccio e telaio da tavolo con quattro licci. Il risultato in termini materiali sarà una grande varietà di manufatti, che vanno dalle tovagliette ai centrotavola, alle stoffe per portalavanda e bomboniere.

La presentazione della terza edizione del progetto è avvenuta presso la sede di Magione del Csm, ad opera dell’operatore di Frontiera Lavoro Gaetano Fiacconi, della vicesindaco di Paciano Cinzia Marchesini e della stessa tessitrice Giacomelli. Fiacconi ha ricordato come si tratti di un progetto che potrebbe avere risvolti anche occupazionali in quanto le competenze acquisite potrebbero essere spese nel mondo del lavoro. “Con questo progetto – è stato il pensiero espresso da Marchesini – l’impegno di TrasiMemo si estende al campo del sociale, dimostrando come i patrimoni culturali possano incrociare e combinarsi positivamente con i difficili percorsi della salute mentale”. Presente all’incontro anche il responsabile del Csm del Trasimeno Gianfranco Salierno secondo il quale l’iniziativa potrebbe essere un test per verificare se a TrasiMemo vi sono le condizioni per dar vita a un vero e proprio laboratorio per il trattamento delle malattie psichiatriche.