Salute & Benessere

Malattie infettive emergenti e riemergenti, corso di formazione a Orvieto

Il Cersal (Centro di Ricerca e formazione per la Salute unica e l’Alimentazione), la Regione Umbria, l’Azienda Usl Umbria 2, in collaborazione con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, organizzano ad Orvieto, per giovedì 3 e venerdì 4 maggio prossimi, con orario 9 -17, nella sede della Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto” a Palazzo Negroni in Piazza Corsica n. 2, il Corso di formazione “Malattie infettive emergenti e riemergenti – Conoscere per intervenire in un’ottica One Health” che vedrà la presenza dei massimi esperti nazionali in materia. Il corso fornirà 14 crediti formativi ECM al personale sanitario partecipante.

Le malattie infettive emergenti e riemergenti rappresentano un problema in forte crescita negli ultimi decenni. Tra i fattori fondamentali che contribuiscono alla spiegazione di tale fenomeno ci sono i cambiamenti climatici ed i fenomeni legati alla globalizzazione che hanno portato anche in Italia all’aumento del rischio d’introduzione e di trasmissione autoctona di alcune malattie, principalmente trasmesse da vettori, come la malattia da West Nile Virus, la Dengue e la Chikungunya con un incremento del numero di casi. Il 70% di tutte le malattie infettive emergenti che hanno colpito l’uomo negli ultimi 20 anni, infatti, è il risultato del trasferimento di un agente patogeno dagli animali (spesso quelli selvatici) all’uomo.

Le malattie emergenti sono causate da un agente patogeno che, prima di venire identificato, era sconosciuto. Si diffondono in nuove aree, con l’introduzione nella specie umana di patogeni che prima colpivano altre specie animali. Le malattie riemergenti rappresentano quel gruppo di patologie che per un certo periodo sono sembrate sotto controllo, ma che oggi sono tornate a rappresentare una minaccia in vaste aree del mondo. Entrambe rappresentano un serio rischio per la salute, un costo economico ragguardevole, necessitano di controlli di sorveglianza internazionali e di competenze multidisciplinari.

Le recenti emergenze infettive che si sono verificate sul territorio nazionale, in particolare l’epidemia di chikungunya (una malattia virale, caratterizzata da febbre e forti dolori, che viene trasmessa all’uomo attraverso la puntura di una zanzara femmina del genere Aedes), i casi di malaria, l’epidemia di influenza aviaria da nuovi virus, hanno posto in evidenza l’importanza di essere informati e preparati, ma anche di considerare il contesto nazionale in funzione di una condivisione delle conoscenze tra i settori medico-veterinario e della promozione di collaborazione e integrazione per definire strategie di intervento integrate e “OneHealth” (Salute Unica).

Come da definizione dell’American Veterinary Medical Association, “l’approccio One Health rappresenta lo sforzo collaborativo di più discipline che lavorano a livello locale, nazionale e globale per raggiungere una salute ottimale per le persone, gli animali e l’ambiente”. Le strategie messe in campo nell’ambito delle malattie infettive secondo tale visione mirano a costruire sistemi di sanità pubblica e sanità animale solidi che applichino le norme sanitarie internazionali OMS e OIE, che siano capaci di prevenire le malattie infettive e migliorare le capacità di risposta alle emergenze sanitarie internazionali, incoraggiando collaborazioni fra settori e discipline diverse.

Nel quadro sopra delineato, il Corso si pone l’obiettivo di fornire conoscenze aggiornate in merito all’epidemiologia delle malattie infettive emergenti e riemergenti, alle evidenze scientifiche recenti su modalità di trasmissione e rischi per le popolazioni umana e animale, le principali misure di controllo, profilassi e prevenzione integrate in chiave “One Health”.

Nelle varie sessioni si approfondiranno diverse tematiche: malattie neglette, emergenti e riemergenti, quali rischi a livello nazionale; esempi paradigmatici di malattie da vettore; emergenze e riemergenze in sicurezza alimentare; l’approccio One Health nella sanità veterinaria.

Tra i relatori: Giovanni Rezza, Edoardo Pozio, Luca Busani, Luigi Gradoni, Ilaria Di Bartolo, dell’Istituto Superiore di Sanità, Giovanni Marini, della Fondazione E. Mach di Trento, Giovanni Pezzotti, Stefano Marangon e Paolo Calistri, rispettivamente degli Istituti Zooprofilattici dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati”, delle Venezie e dell’Abruzzo e delle Marche, Luca Mechelli e Fabrizia Veronesidell’Università degli Studi di Perugia.

Il CERSAL è attento a diffondere una cultura di salute all’avanguardia con le indicazioni internazionali e gli approcci più efficaci di promozione e tutela della salute, potendo anche contare sulla collaborazione con Enti ed Istituzioni scientifiche di importanza locale e nazionale impegnati nelle attività oggetto di studio ed approfondimento.