Perugia

Magliette rosse: la politica del look e del contraffatto

Il primo è stato, manco a dirlo, il ministro Matteo Salvini, che ha puntato l’indice contro il giornalista Gad Lerner, perché insieme alla maglietta rossa indossata per solidarietà ai migranti vittime del mare (secondo l’iniziativa lanciata da Libera, Legambiente, Arci e Anpi), aveva in bella mostra sul braccio il Rolex.

Una puntualizzazione sul look che ovviamente non potevano lasciarsi sfuggire alcuni politici umbri. E così dal Trasimeno, ecco “catturare” in una foto in corso Vannucci a Perugia due storici esponenti della sinistra umbra che indossano la maglietta rossa. Su cui (come ben evidenzia un cerchietto), compaiono il coccodrillo ed il giocatore di polo, loghi utilizzati da due celebri marche di moda. “A Perugia compagni in maglietta rossa … si ma con quella di lusso”, è il commento sul post che accompagna la fotografia. E giù commenti vari di ogni natura.

Sino a quando non compare quello di uno dei “compagni” interessati, che svela: 27 euro al mercatino di Senigallia. Però non ditelo a Salvini. Perché altrimenti, dall’ironia per la sinistra radical chic, che al di là del censo ha a cuore le sorti dei disperati, si passa alla denuncia per aver acquistato merce contraffatta da venditori abusivi.