“Rivivi, gusta e ammira”. Tre parole d’ordine per rievocare, coinvolgendo gli spettatori, ciò che accadde al Castello dei Cavalieri di Malta di Magione nell’autunno del 1502. Vale a dire la congiura, narrata da Machiavelli nel “Principe”, ordita ai danni del condottiero Cesare Borgia (detto il Valentino) da alcuni nobili che ne temevano lo strapotere, guidati dalla famiglia Orsini.
Torna a Magione la “Congiura al castello”, rappresentazione organizzata dal cral Domenico Cancelloni e portata in scena dagli attori della Compagnia teatrale magionese, con la regia di Giampiero Frondini e la direzione artistica di Giorgio Lupattelli. Da mercoledì 18 a sabato 21 luglio e da mercoledì 25 a sabato 28, il Castello dei Cavalieri di Malta sarà animato da uno spettacolo teatrale sui generis, che condurrà il pubblico, al seguito degli attori, tra le stanze e i cortili dove si svolsero realmente le vicende narrate, per ripercorrere da vicino i fatti storici – arricchiti da qualche elemento di fantasia – e la vita quotidiana dell’epoca.
Questa edizione dell’evento è stata presentata alla stampa alla sala Fiume di Palazzo Donini alla presenza della presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi; del sindaco di Perugia, Andrea Romizi; del sindaco di Magione, Giacomo Chiodini, dell’assessore alla Cultura del Comune di Magione, Vanni Ruggeri; con Fabio Cancelloni del cral Domenico Cancelloni e Marino Marini di Archeofood.
“Nella nostra regione, con circa sessanta manifestazioni storiche in 92 comuni, è molto forte la voglia e la tradizione di rievocare il passato – ha esordito la Porzi – il lavoro di intere comunità ruota intorno alle giornate di festa, per questo voglio ringraziare gli imprenditori locali che capiscono il valore di queste iniziative e le sostengono, perché i fondi a disposizione non sono mai abbastanza”. Il sindaco Romizi, che ha lanciato la proposta di “un itinerario tra iniziative diverse che hanno lo stesso filo conduttore“, ha raccontato di aver assistito in passato alla “Congiura” e ne ha parlato come di uno “spettacolo incredibile, sullo sfondo di una location che non ha pari”.
Grazie alle musiche, alle scenografie, ai costumi e alle danze, il pubblico sarà catapultato nel Cinquecento, con le sue atmosfere suggestive e i suoi intrighi di palazzo. Ma di quel periodo storico, a Magione rivivranno anche le abitudini culinarie, grazie alla collaborazione con Archeofood. I cuochi dell’associazione nata dal connubio tra archeologia e gastronomia storica, infatti, proporranno a tutti gli spettatori una cena gourmet a base di ricette rinascimentali, recuperate e rivisitate. Nella sala del Banchetto, inoltre, sarà possibile visitare la mostra delle opere di pittura digitale di Giorgio Lupattelli, ispirate proprio ai sanguinosi fatti narrati nella rappresentazione, dal titolo “L’altra congiura”.
“Riproponiamo anche quest’anno la manifestazione con l’intento di creare valore aggiunto per Magione – ha spiegato Fabio Cancelloni, presidente della Cancelloni Food Service – perché crediamo di poter attrarre turisti a vantaggio di tutta la comunità. Quest’anno il nostro territorio ha cominciato a volare – ha aggiunto – abbiamo un patrimonio enogastronomico che fa muovere persone da tutto il mondo e abbiamo iniziato a richiamare grandi network internazionali”. L’evento, per il sindaco Chiodini, “è in grado di portarci indietro nel tempo. Uno spettacolo unico nel suo genere che riesce ad affascinare turisti e coinvolgere i residenti anche grazie alla bellezza del castello, ai gustosi piatti rinascimentali studiati per l’occasione e alla straordinaria pièce teatrale della Compagnia teatrale. Gli spettatori a Magione troveranno qualcosa di indimenticabile, con la possibilità di accedere a zone del castello che solo in questo momento si possono vedere”.
La storia portata in scena al Castello dei Cavalieri di Malta, nota come la “dieta della Magione”, è stata illustrata dall’assessore Vanni Ruggeri, storico e ricercatore. “Nel 1502 cinque famiglie nobili provenienti da diverse aree dell’Italia centrale – ha spiegato – si diedero appuntamento a Magione per mettere insieme le proprie forze economiche e politiche contro il “Valentino”, che in quegli anni stava imperversando per trasformare i potentati del centro Italia in un possedimento personale della famiglia Borgia. Ma la congiura, probabilmente per una fuga di notizie, finì in un bagno di sangue e Cesare Borgia si vendicò in modo da decapitare quel focolaio di opposizione interna”.
Maggiori informazioni su www.congiura.it e sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/congiuraalcastello