Cambio al Comune di Perugia, con Luigi Lepore che va in pensione e lascia l’incarico di segretario generale ad Antonella Licciardi, già al Comune di Trevi. Un incarico che Lepore ha svolto a Magione per 15 anni.
“Figura di altissima professionalità e umanità. Punto di riferimento fondamentale per amministratori e uffici del Comune di Magione e non solo”. Con queste parole il presidente del Consiglio comunale di Magione Daniele Raspati ha salutato, in occasione dell’ultima seduta, il segretario generale Luigi Lepore.
Entrato in servizio con il sindaco Massimo Alunni Proietti nel 2005, lepore ha proseguito il suo incarico con il primo insediamento del sindaco Giacomo Chiodini nel 2014 fino all’attuale pensionamento.
A ripercorrere i punti più salienti della sua carriera il primo cittadino che, oltre a sottolineare il rapporto di amicizia personale e di fiducia istauratosi in questi anni, ha ricordato il ruolo svolto da Lepore nella costituzione dell’Unione dei Comuni del Trasimeno. “Senza il segretario Lepore – ha affermato Chiodini – l’Unione dei Comuni del Trasimeno non sarebbe riuscita a vedere la luce. Un’istituzione che ora tutta l’Umbria ci invidia perché siamo l’unico comprensorio, insieme alle Terre del Sagrantino, ad essere riusciti a formalizzarla. La sua volontà e professionalità hanno consentito di arrivare alla firma a Isola Maggiore con l’allora presidente dell’Unione Fausto Scricciolo”.
Chiodini ne ha poi evidenziato il ruolo svolto nella preparazione e organizzazione del personale e degli uffici comunali. “Questo è un Comune – ha spiegato – che grazie all’impostazione data in questi quindici anni si distingue per qualità, per efficienza, per capacità di gestire diverse criticità come quelle di quest’ultimo anno, dove ognuno dei dipendenti, poco più di 60, ha dimostrato di saper adempiere con senso del dovere ai propri doveri. A livello personale è stato grazie al suo sostegno, esperienza e capacità che siamo riusciti a gestire, durante il mio primo mandato, ottenuto appena 32enne anni, situazioni veramente difficili da un punto di vista giuridico legale: dalle vicende della discarica Borgogiglione al contenzioso del Molino Fagioli; dall’indagine sulle aree boscate, dove tutti gli amministratori di allora vennero prosciolti, alle intricate vicissitudini della lottizzazione C11. Lo ringrazio veramente con riconoscenza come hanno fatto in questi giorni i dipendenti”.