Categorie: Istituzioni Perugia

Maggioranza cercasi a palazzo dei Priori: salta la commissione

AAA maggioranza cercasi. Una commissione, la terza, che giovedì mattina a palazzo dei Priori è saltata a causa della mancanza di raggiungimento del numero legale. O, peggio ancora, un numero legale raggiunto grazie ai consiglieri di opposizione.

Una maggioranza assente sui tavoli della Sala Emanuela Loi, situazione denunciata proprio dal presidente della terza commissione consiliare Cenci. Ma partiamo dall’inizio. Due appelli: uno alle 10 e il secondo alle 10:22 ma, visto il mancato raggiungimento del numero legale, la commissione è stata chiusa alle 10.23. Successivamente, alle 10:25 il consigliere Ps Nilo Arcudi ha verificato la presenza di numero legale, composto ahimè dall’opposizione, e ha pensato di riaprire la seduta ma, per sciogliere ogni dubbio su questa possibilità, è stato interpellato il segretario Di Massa per una interpretazione sulla questione. Detto fatto, secondo il regolamento, la commissione, precedentemente chiusa per mancanza di “numeri”, non si può riaprire.

Una polemica che si chiude rapidamente ma, a sala svuotata, rimane la tirata di orecchie che il presidente Cenci ha dato ai colleghi di Forza Italia. “Alla mattina in commissione siamo sempre in pochi – ha motivato così Cenci – . Il numero legale deve essere costituito dalla maggioranza, non con i consiglieri di opposizione”.

Pd. “Ci troviamo ancora una volta a denunciare l’arroganza e l’aggressività del Presidente della Commissione Consiliare Urbanistica“. A dirlo è la consigliera Erika Borghesi. “Dopo quasi un mese e mezzo di mancata convocazione, attendevamo di discutere pratiche importanti e nostri Ordini del giorno risalenti ad alcune settimane se non mesi fa, per porre l’attenzione su problematiche e richieste importanti per la città. Invece, ci siamo trovati di fronte alla ennesima grave assenza degli aspessori preposti nonché alla altrettanto ingiustificata assenza dei membri di maggioranza della Commissione, tanto da far mancare il necessario numero legale. Come Pd ci stiamo impegnando per fare un’opposizione presente e costruttiva, ma la maggioranza deve almeno fare la sua parte: garantire i numeri necessari per il normale svolgimento dei lavori. Quello che è successo questa mattina rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che attendono risposte e denota ancora una volta come i dissidi interni alla stessa maggioranza prevalgano sul dovere istituzionale dell’amministrazione di una città“.