Gli operai hanno chiamato i carabinieri | Laleh Rashtian annuncia che domattina sarà ancora in via Maertiri dei Lagher
Salva, per ora, due degli alberi rimasti a Madonna Alta, ma si prende una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Laleh Rashtian, animalista, vegana e antispecista, già protagonista di clamorose azioni a difesa di animali e ambiente, non abita nella zona di Madonna Alta. E quindi non sapeva della protesta di chi nella zona, da giorni, chiede di interrompere il progetto per l’abbattimento dei grandi alberi, “colpevoli” di danneggiare i marciapiedi.
Polizia e carabinieri, ma la vegana
resta abbracciata agli alberi 5 ore e (per ora) li salva
Gli alberi di Madonna Alta
Questa mattina, quando si è trovata davanti ruspa e operai intenti ad abbattere gli alberi rimasti, ha manifestato la propria rabbia contro gli esecutori e soprattutto i mandanti, a Palazzo dei Priori.
“Volevano uccidere anche gli altri due alberi – racconta -. Mi sono posizionata davanti a uno dei due alberi, l’ho abbracciato gridando che io non glielo avrei mai permesso, che non si dovevano azzardare a toccare nessuno dei due alberi rimasti”.
In base all’ordinanza, tutti e quattro gli alberi della via dovevano essere abbattuti. Ma di fronte a quella protesta, gli operai si sono dovuti fermare e hanno chiamato i carabinieri.
Ma Laleh Rashtian ha gridato la propria rabbia anche ai militari, che hanno tentato di indurla a desistere.
L’ennesima denuncia
“Alla fine, sono stata un’ora e mezzo – racconta – mi hanno denunciato per interruzione di pubblico servizio. Denuncia – sottolinea – che si mette insieme a tutte le altre…”. Però il servizio di abbattimento è stato interrotto, anche se la sorte di quei due alberi è segnata.
“Sono vegan da 22 anni, antispecista – spiega Laleh Rashtian – e combatto contro ogni forma di ingiustizia, contro ogni forma di discriminazione. La Terra non è la nostra, siamo ospiti, stiamo devastando il Pianeta. Gli alberi sono esseri viventi e vanno rispettati, sono creature che esistono da molto più di noi, la loro vita è sacra. Oltretutto è grazie a loro se noi respiriamo, e questo è il ringraziamento. Ho già protestato diverse volte quando mi sono imbattuta nella ‘potatura’ degli alberi, ma non mi era mai successo di trovarmi di fronte ad una scena simile, e soprattutto nel mentre volevano continuare ad uccidere. Il sindaco e il comune devono interrompere una volta per tutte questa opera di devastazione degli altri esseri viventi”.
Gli animali
Alberi uccisi, ma anche animali. E ricorda i mille scoiattoli grigi uccisi a Perugia, le nutrie del laghetto del Percorso verde a Pian di Massiano. Anche le derattizzazioni.
“Non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te – prosegue -. Basterebbe mettere in atto questo, e vale per tutti: animali non umani, animali umani e tutti gli esseri viventi. Contro specismo e antropocentrismo, perché tutti vogliono e devono vivere, Madre Terra non merita questo trattamento”.
L’appello al quartiere
Nel quartiere anche altri contestano l’abbattimento degli alberi. Tant’è che qualcuno ha affisso cartelli. “Ma protestare e poi restare in casa – commenta Laleh Rashtian – non basta. Se scendiamo in strada loro non potranno tagliare gli alberi”. Lei, domani mattina, sarà ancora in via Martiri dei Lager.