Erano stati i cittadini a lanciare l’allarme una volta notata una macchia maleodorante nel fiume Tevere, nella zona di Ponte Valleceppi. Il fatto era accaduto lo scorso 22 settembre. I tecnici dell’Arpa si erano così recati sul posto per verificare la natura dello sversamento consistente nelle acque del fiume.
“Lo sversamento si è verificato all’altezza delle distillerie Di Lorenzo“, avevano spiegato dall’Arpa. Le verifiche erano state attivate per determinare se la consistente macchia di fanghi maleodoranti potesse essere in qualche modo collegata all’attività delle Distillerie Di Lorenzo. E invece no. Ad “assolvere” le distillerie per non aver commesso il fatto è proprio l’Arpa.
Distillerie “assolte”. Anche se già la proprietà aveva preso le distanze grazie ai test dei campioni prelevati che aveva fatto analizzare privatamente. “Il sospetto – hanno spiegato in una nota dalla proprietà – di un mal funzionamento dell’impianto di depurazione della distilleria, come prospettato da qualche organo di informazione, è, poi, da ritenersi infondato, inappropriato, inverosimile. L’impianto, dotato di un sistema di controllo posto sotto la costante supervisione dell’Arpa, non ha segnalato anomalie di nessun genere. La Distillerie Di Lorenzo aspetta con fiducia i risultati ufficiali dell’Agenzia regionale per l’ambiente certa del proprio operato improntato sempre nel rispetto delle norme di legge”.
Oggi arrivano i risultati delle analisi dei campioni di acqua prelevati dal pozzetto spia in uso all’interno della distilleria Di Lorenzo. “Le analisi dei campioni relativi ai parametri (tra cui etanolo, azoto, cloruri, pH e arsenico) – spiega l’Arpa – non hanno evidenziato superamenti dei limiti di legge”. Dall’Arpa fanno sapere che i controlli ispettivi non sono però terminati, nelle prossime settimane, come programmato, proseguiranno.
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