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M5s, in Umbria stop all’alleanza col Pd: ecco perché

Nonostante le speranze del Pd, si allontana l’ipotesi di un’alleanza con il Movimento 5 stelle per le regionali in Umbria. Anche dopo l’accordo per la nascita del Governo Conte -bis, la disponibilità mostrata dal commissario dem dell’Umbria Walter Verini e le parole della vice presidente del Pd (ed ora neo ministro) Paola De Micheli che aveva parlato di “dialogo” partendo dall’Umbria, i grillini locali si appellano allo Statuto per stroncare sul nascere ogni intesa.

Certo, l’intervento del capo politico Luigi Di Maio potrebbe rimettere tutto in discussione, ma l’accordo comunque dovrebbe passare nuovamente per il giudizio degli iscritti sulla piattaforma Rousseau, come avvenuto per il via libera alla nascita del Conte-bis.

L’appiglio

Al momento resta valido quanto fissato all’art. 5 dello Statuto, quello che regolamenta la formazione delle liste. Dove è scritto chiaramente che “le liste del Movimento 5 stelle non andranno in coalizione con nessun’altra lista”. Lo stesso articolo recita: “In conformità al voto degli iscritti del 25-26 luglio 2019 rimane comunque facoltà del capo politico proporre eventuali alleanze con liste civiche, sotto la sua diretta supervisione. In tal caso tale proposta di alleanza sarà sottoposta agli iscritti della regione con una votazione sulla piattaforma Rousseau”.

Insomma, le condizioni per un’alleanza ci sarebbero anche, giocando di sponda con l’appoggio ad un candidato civico, terreno su cui, indirettamente, Pd e M5s potrebbero incontrarsi anche in Umbria. Appoggiando Andrea Fora, esponente civico? No, almeno con l’attuale Statuto pentastellato, che impedisce di candidare una persona rinviata a giudizio (ed il presidente di Confcooperative Umbria dovrà sostenere il processo per l’appalto del servizio mense a Perugia).

I calcoli per il no

Ma al momento l’opzione non sembra essere sul tavolo di Luigi Di Maio. E per una questione di numeri. L’Umbria – nonostante il calo di popolarità di Matteo Salvini a seguito dell’autogol sulla crisi politica – viene comunque data al centrodestra. Raccogliendo un 13-14% con la propria lista il Movimento 5 stelle manterrebbe due consiglieri nell’Assemblea legislativa umbra. Uno ne andrebbe invece sicuramente perso, qualora si presentasse in una coalizione sconfitta.

Ecco dunque che l’alleanza, sulla base delle stime del voto in Umbria, non conviene ai pentastellati. A meno che non ci sia la possibilità reale di sconfiggere il centrodestra, frenando così anche un possibile primo test negativo sul neonato Governo. Ma bisogna fare presto, perché mancano appena 20 giorni alla presentazione delle liste per il voto del 27 ottobre.

Le Regionarie a 5 stelle

E così intanto i pentastellati si preparano alle Regionarie. E’ stato il deputato Filippo Gallinella a spiegarne le modalità. “In vista delle prossime elezioni regionali in Umbria, a breve si voterà sulla piattaforma Rousseau per scegliere i futuri portavoce” – spiega il deputato 5Stelle, Filippo Gallinella. “Come previsto dallo Statuto, per ogni candidatura viene approvato, da parte del Comitato di garanzia, uno specifico Regolamento in cui vengono dettagliati i requisiti per candidarsi e le modalità con cui farlo. La compilazione del profilo è molto importante, poiché le informazioni inserite sono quelle che verranno visualizzate in sede di votazione e che aiuteranno gli iscritti a scegliere i propri portavoce. Dopo aver compilato il proprio profilo, per avanzare la candidatura è obbligatorio, oltre al possesso dei requisiti dettagliati nel relativo Regolamento, caricare nella sezione ‘Documenti’ il certificato penale e il certificato dei carichi pendenti. Oltre a ciò – prosegue Gallinella – è previsto un ‘sistema meriti’, che consente agli elettori di poter ordinare e scegliere i candidati tenendo conto di diversi fattori, in parte legati al curriculum, ma anche alle attività svolte per il Movimento e su Rousseau. Nello specifico, esistono nove ‘meriti’, suddivisi per diverse aree: meriti generati dalle attività di partecipazione (cittadinanza attiva e partecipazione ad eventi nazionali o attraverso la piattaforma Rousseau); meriti legati alle caratteristiche del profilo del candidato (curriculum e titolo di studio); meriti per le attività di formazione (partecipazione ad attività formative sui territori o formazione online tramite corsi e-learning di Rousseau); meriti speciali (riconoscimenti, menzioni speciali e premi, e meriti di alto livello di specializzazione in un determinato campo professionale, o di ricerca, oppure esperienze lavorative di eccellenza). Un ulteriore merito viene attribuito se il candidato ha già svolto un mandato elettivo, è stato cioè un portavoce del Movimento 5 stelle e l’ordine di presentazione dei candidati in sede di votazione sarà determinata anche dal possesso dei requisiti suddetti. Tutto questo al fine di creare una lista di candidati di qualità, che possano incarnare al meglio la figura di portavoce alle prossime elezioni regionali. I cittadini umbri – conclude Gallinella – anche alla luce dei recenti scandali che hanno coinvolto il settore sanitario, reclamano un cambiamento radicale e chiedono che la Regione torni ad essere un’istituzione che risponda realmente ai loro bisogni, e il Movimento 5 Stelle è pronto a farlo”.