ll M5S, con una sua nota, parla di Umbria Mobilità: “L'elevato numero di guasti – si legge – che i mezzi di Umbria Mobilità registrano quotidianamente sono il risultato tangibile di anni di depauperamento delle risorse pubbliche; di una politica selvaggia di privatizzazioni; del sistematico disinteresse per i bisogni della cittadinanza. Il Movimento 5 Stelle ha ripetutamente segnalato il precario stato dei mezzi pubblici evidenziando che la scarsa manutenzione compromette il fine primario di qualsiasi servizio pubblico: la sicurezza delle persone.
Non è difficile accorgersi, con una regolarità quasi quotidiana, della presenza di bus in panne ai lati della strada ed il recente incendio di un bus di linea, che solo per puro caso e buona perizia di addetti ai lavori e forze dell'ordine non ha causato vittime e/o feriti, ha dato ulteriori ragioni al crescente sdegno nella popolazione.
L'affidamento della manutenzione dei mezzi pubblici, da parte di Umbria Mobilità, alla società partecipata Savit SrL, avrebbe dovuto consentire una razionalizzazione ed economie gestionali per garantire un servizio efficiente.
La realtà, purtroppo, è che si ripete il gioco delle scatole cinesi, tanto caro ai nostri amministratori: la Savit è una società mista pubblico-privata controllata al 72,25% da Umbria TPL & Mobilità, Società Unica Regionale costituita il 1 dicembre 2010 dalla fusione delle aziende di trasporto pubblico attive sul territorio umbro (APM, ATC , FCU, SSIT). In altre parole, si costituiscono società partecipate nuove partendo proprio dalle ceneri di quelle aziende pubbliche che hanno determinato lo sfascio dei servizi locali.
Il Movimento 5 Stelle di Perugia confida nella consapevolezza che Perugia, come l'Araba Fenice, potrebbe rinascere dalle ceneri lasciate da un'amministrazione inefficiente, inadeguata ed incapace ad assicurare a tutti servizi pubblici efficaci, puntuali e, soprattutto, sicuri”.
Riproduzione riservata