Spoleto

Lutto nel motociclismo: il pilota Motoclub Spoleto Luca Salvadori muore in gara a Frohburg

Sabato sera il pilota milanese Luca Salvadori è deceduto in un incidente di gara a Frohburg. Il 32enne era in Germania in occasione dell’ultima tappa dell’IRRC, campionato internazionale su strada, specialità alla quale Salvadori si era appassionato negli ultimi anni. Youtuber di successo, Luca era in testa alla classifica generale SBK del National Trophy, campionato organizzato dal Motoclub Spoleto che lo avrebbe visto impegnato a Imola a fine mese e poi a Cervesina per l’ultima di Campionato. Pistard, il team rivale in pista con il Pilota Filippo Rovelli, hanno annunciato ieri sera che non parteciperanno al resto del campionato per lasciare il titolo al collega defunto. La notizia della morte del pilota milanese è corsa sul web dove Luca è conosciutissimo grazie alle sue pagine social che hanno fatto appassionare moltissimi giovani allo sport che lui stesso amava tanto.

Con un passato nell’Italiano, nell’Europeo e nella MotoE, Luca si era recentemente laureato campione Superopen 1000 con due manche di anticipo sulla fine del Campionato Italiano Velocità in Salita. Anche questo promosso dal Motoclub Spoleto. La vittoria era arrivata proprio nella gara di casa degli organizzatori: la Spoleto/Forca di Cerro. Oggi sui siti web della compagine presieduta da Daniele Cesaretti campeggia la foto del pilota e la sola scritta “Ciao Luca”. Cesaretti, dopo aver appreso la notizia, si è recato in Germania lasciando il paddock di Volterra dove si disputava questo week end una tappa del CIVS. Iscritto al club umbro da oltre 10 anni, Salvadori era figlio di uno dei più noti produttori musicali italiani e fondatore del team Trident vittorioso questo week end a Baku nella gara domenicale della Formula2.

Il suo canale YouTube da 600 mila iscritti lo ha reso popolarissimo tra i giovani. Centinaia i messaggi di cordoglio sul web. Anche il presidente FMI Giovanni Copioli in una nota esprime il suo profondo dispiacere per questa perdita: “Mancherà al motociclismo sia dal punto di vista umano che sportivo perché aveva ottenuto e stava ottenendo ottimi risultati in carriera. Inoltre stava contribuendo con merito a diffondere il nostro sport tra i più giovani con le sue attività di comunicazione”.