Lutto in casa della Ternana e in tutta la città. All'età di 84 anni si è spento Corrado Viciani. Lo storico tecnico della prima Ternana in serie A e del “gioco corto”. Da tempo si era ritirato nella sua casa di Castiglion Fiorentino, dove viveva con la moglie Silvana circondato dall’affetto dei figli Enrico e Dario, delle nuore e dei nipoti. Negli ultimi giorni era stato ricoverato per un peggioramento della sue condizioni di salute. I funerali si svolgeranno venerdì.
Da giocatore. Crebbe nelle file della Castiglionese di Castiglion Fiorentino, la cittadina toscana da cui provenivano i genitori e dove la sua famiglia tornò a vivere dopo la seconda guerra mondiale. Nel 1948 venne prelevato dalla Fiorentina, dove rimase cinque stagioni senza riuscire a conquistare un posto fisso da titolare (31 presenze complessive in campionato, con 1 rete). Nell'estate 1953 passò quindi al Como, in Serie B. Rimase coi lariani per tre stagioni, imponendosi da titolare nelle prime due annate. Ritrovò quindi la massima serie nella stagione 1956-1957, trasferendosi al Genoa, dove restò due stagioni per 47 presenze complessive. Dopo un biennio nella Tevere Roma (ex FEDIT), chiuse infine la carriera agonistica nel 1962 alla Fermana, ove iniziò anche la carriera da allenatore. Complessivamente, collezionò 78 presenze ed 1 rete in Serie A, e 70 presenze ed 1 rete in Serie B. Nel 1952 fece parte della Nazionale olimpica, in occasione del torneo di calcio ai Giochi della XV Olimpiade di Helsinki.
La carriera da allenatore. Salì alla ribalta a cavallo degli anni sessanta e settanta per l'adozione del cosiddetto gioco corto “calcio brasiliano alla velocità degli inglesi”, ovvero una particolare filosofia figlia del calcio totale olandese dell'epoca (e precursore del tiki-taka del nuovo millennio) basata sul marcato possesso palla, sul pressing alto, su veloci sovrapposizioni e sul lungo fraseggio tra tutti i componenti della squadra, che Viciani fu tra i primi a proporre nel panorama calcistico italiano (inversamente, ancora dominato dai lanci lunghi e dal contropiede), facendo la fortuna di due provinciali come Ternana e Palermo.
Dal 1960 al 1962, in Serie D, iniziò la carriera da tecnico ricoprendo il doppio ruolo di allenatore-giocatore nella Fermana, scegliendo poi definitivamente la panchina con l'arrivo alla Sangiorgese. Nel torneo 1964-1965 allenò il Ravenna in Serie C, mentre dal 1965 al 1967 guidò, sempre in terza serie, il Prato fra le cui fila giocavano Bob Vieri ed Ilario Castagner.
Approdato nella stagione 1967-1968 alla Ternana, Viciani vinse subito il campionato di Serie C, portando la compagine rossoverde in Serie B, mentre l'anno seguente ottenne un decimo posto. L'annata successiva andò ad allenare l'Atalanta, sempre in cadetteria, venendo sollevato dall'incarico a metà stagione. Breve anche l'esperienza sulla panchina del Taranto nel 1970-1971, iniziata a stagione in corso e conclusasi con un esonero poco prima della fine del campionato.
Nell'estate del 1971 tornò alla Ternana del presidente Giorgio Taddei, con cui conquistò il campionato di Serie B e per la prima volta si guadagnò la massima serie: la promozione rimase storica, essendo il debutto assoluto in Serie A di una formazione dell'Umbria.
Nella stagione 1972-1973, il gioco corto che aveva fatto la fortuna dei rossoverdi in cadetteria, non riuscì stavolta ad evitare alla Ternana l'ultimo posto in classifica in massima categoria, con conseguente retrocessione; in quell'anno Viciani ebbe comunque il pregio di lanciare in prima squadra un giovane, Franco Selvaggi, che nel 1982 diventerà campione del mondo in Spagna.
Accasatosi al Palermo di Renzo Barbera, nel 1973-1974 il tecnico portò per la prima volta i rosanero alla finale della Coppa Italia, persa contro il Bologna ai rigori nell'ultimo atto dell'Olimpico. La stagione successiva, sempre sotto la guida di Viciani, i siciliani mancarono la promozione in Serie A per due punti. Dopo un breve periodo di inattività, nel 1975 assunse la guida a stagione in corso dell'Avellino dove restò per due stagioni, concludendo a centro-classifica nel 1975-1976, e con una salvezza l'anno successivo. Scese quindi di categoria allenando per tre stagioni la Cavese, in un torneo di Serie C e due di C1. Risalì quindi in Serie B nell'autunno del 1980, a stagione in corso, sulla panchina del Lanerossi Vicenza, non riuscendo a salvare i biancorossi che caddero in C1.
Viciani ripartì nuovamente da Terni, con i rossoverdi in Serie C1; nel secondo anno in Umbria (1982-1983), la squadra si salvò per la differenza reti. Nella stagione 1983-1984 allenò la Civitanovese, sostituendo Osvaldo Jaconi e venendo da questi rimpiazzato prima della fine del campionato. Dopo un periodo d'inattività, nel 1985-1986 fu alla guida del Foggia che chiuse a centro classifica il campionato di C1. Sceso in Serie C2, qui Viciani salvò dalla retrocessione in Interregionale prima la Turris (1986-1987), poi la Ternana (1987-1988) dove tornò per la quarta ed ultima volta, in entrambi i casi assumendo la guida a tornei inoltrati. Concluse la carriera da allenatore a cavallo degli anni ottanta e novanta, sempre in C2, prendendo dapprima per qualche mese la guida del Livorno nella stagione 1989-1990,[9] e guidando ancora la Turris nel campionato 1990-1991.