Lupi incrociati con cani randagi e cinghiali infestano i boschi e le campagne dell’Umbria. Tanto da rappresentare un’emergenza per agricoltori ed allevatori.
Il presidente di Confagricoltura Umbria, Fabio Rossi, ha rappresentato il problema al sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe Labbate. “Eliminiamo i lupi che non sono lupi e salvaguardiamo i lupi autoctoni dell’Appennino” ha detto Rossi. Il quale ha poi posto il problema del mancato contenimento dei cinghiali.
Animali selvatici che, spinti dalla fame, si avvicinano sempre più alle campagne ed anche ai centri abitati, come mostrano alcune fotografie postate sulla propria pagina Facebook dal sindaco di Todi, Antonino Ruggiano.
Quanto ai lupi, si moltiplicano le segnalazioni di animali selvatici trovati nei pressi delle abitazioni, nella zona del Trasimeno, dello Spoletino, dell’Eugubino, del Ternano e nell’Alto Tevere. probabilmente non specie autoctone, ma ancora più pericolose, dato che il lupo, come evidenziano gli esperti, non attacca l’uomo.
Un problema effettivo, come ha ammesso il sottosegretario, anche perché, a seguito della soppressione della polizia provinciale, non c’è personale pubblico per la selezione. “In Commissione agricoltura – ha annunciato il sottosegretario – stiamo valutando un progetto di legge che consenta di trovare una soluzione a questo problema“.