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L'Università per Stranieri compie 86 anni. Franco Frattini, Ministro degli Esteri, presente alla celebrazione

L’Università per Stranieri di Perugia riconferma il proprio ruolo di fulcro culturale nell’internazionalizzazione universitaria: negli ultimi anni l’affluenza di studenti stranieri è decuplicata, l’attività di ricerca si è rivolta verso i paesi del Mediterraneo, grazie ai dottorati e alla costituzione delle Università bi nazionali in Egitto e Turchia. È stato questo il concetto ribadito dalla Rettrice dell’Università Stefania Giannini e dal Ministro degli Esteri Franco Frattini, oggi pomeriggio, durante l’inaugurazione dell’86esimo anno accademico tenutasi nell’Aula Magna di Palazzo Gallenga, sede dell’ateneo perugino. Per l’occasione è stata conferita anche la laurea honoris causa a Mohammad Sabah Al-Salem Al Sabah, Vice Primo Ministro e Ministro degli Esteri dello Stato del Kuwait. Un evento caratterizzato da un particolare significato storico: quest’anno ricorre infatti, accanto al 150esimo dell’Unità d’Italia, il 150esimo anno dall’indipendenza Kuwaitiana. Con l’obiettivo di migliorare i rapporti tra i due paesi, l’Università per Stranieri ha deciso di creare un ateneo congiunto. Durante la conferenza, è stato ricordato anche che il Kuwait rappresenta un punto di riferimento per l’intero Medio Oriente, anche grazie al numero di donne presenti in Parlamento. L’Università per Stranieri stringe dunque un sodalizio con il paese arabo, con l’impegno di spingere sempre più oltre confine la propria vocazione culturale e di rafforzare il proprio ruolo di ambasciatrice dell’Italia all’estero. Una prova che, nonostante i tumulti della primavera araba e malgrado la crisi economica mondiale, l’università può rivestire il ruolo di motore trainante nella rinascita di interi popoli, in momenti di particolare difficoltà. “La crisi non è solo contabile”, ha detto la Rettrice Giannini, la quale ha voluto sottolineare, rivolgendosi al Ministro Frattini, la necessità di investire nella ricerca e di ribadire il ruolo dell’università come fucina di formazione e trampolino di lancio per i giovani nel mondo delle imprese. È per questo che il Ministro Frattini ha paralto dell’idea di un progetto Erasmus da svilupparsi solo con i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, con lo scopo di inserire l’Italia e i paesi a lei confinanti nella creazione di un’Europa più veloce. “La cooperazione internazionale – ha detto il Ministro –deve essere utile a rafforzare il dialogo in maniera fruttuosa. Questo è il valore aggiunto delle università in questo mondo globalizzato, nonostante la comunicazione sia facilitata grazie all’utilizzo di internet. La ricerca deve essere per sua natura legata alla maturazione civile. Puntiamo sull’università tra le due sponde del Mediterraneo, per gli scambi culturali, la crescita della tecnologia, il rinvigorirsi del dibattito in direzione della giustizia sociale. È anche per questo – ha voluto concludere Frattini – che è necessario che ci siano politiche meno restrittive, nell’ottica di facilitare i visti degli studenti provenienti dai paesi arabi”.

AleChi

foto Stefano Dottori