Una mozione per chiedere a sindaco e giunta di intervenire presso Poste Italiane e prefetto, chiedendo “l’immediato ripristino dell’orario di apertura in tutti i giorni feriali delle filiali dell’intero Comune di Città di Castello, garantendo così agli utenti un servizio efficiente e in maggiore sicurezza”.
A presentare il documento è il capogruppo de ‘La Sinistra’ Giovanni Procelli, dopo il persistere dell’orario ridotto delle Poste nel Comune tifernate, da Morra a Promano, passando per San Secondo, fino alla “tormentata” filiale di via Togliatti all’interno del centro commerciale Belvedere, nel quartiere Madonna del Latte.
L’accesso dei cittadini al servizio continua infatti ad essere effettuato solo tre giorni a settimana e per di più a turno unico nella sola mattinata, mentre prima veniva garantito a doppio turno o ad orario continuato dalle 8.20 alle 19.
In particolare nella sede di via Togliatti vengono spesso contestati, oltre agli esagerati tempi di attesa, gli assembramenti dovuti alle lunghe code di utenti.
Poste italiane, poche settimane fa, aveva spiegato che “l’apertura a giorni alterni della filiale è legata all’emergenza Covid, che ci ha costretto ad effettuare rimodulazioni e tagli per l’orario di apertura al pubblico. A Città di Castello abbiamo comunque lasciato aperta la sede centrale di via Gramsci. Presto anche l’ufficio di via Togliatti tornerà a ricevere gli utenti come prima del lockdown“. Ma tuttora così non è…
Finora, infatti, l’unico cambiamento avvenuto, dopo le rimostranze dei cittadini, è stato quello di proibire l’utilizzo di sedie e panchine all’interno della struttura, che ha sì facilitato il distanziamento sociale, ma di fatto ha aggiunto ulteriori disagi agli utenti, soprattutto anziani, che devono sopportare in piedi gli stessi interminabili tempi di attesa.
“L’orario ridotto comporta anche un pesante aggravio delle condizioni di lavoro dei dipendenti di Poste Italiane, che devono operare ininterrottamente”
Giovanni Procelli
“Va considerato che la formazione di lunghe code, causate dalla contrazione dell’orario di apertura, – scrive Procelli nella sua mozione – favorisce assembramenti e va in senso opposto alle indicazioni anti Covid. Il ritorno al precedente orario di apertura continuo, invece, andrebbe sicuramente a favorire un naturale distanziamento sociale; la filiale di via Togliatti, potrebbe essere una eccellente valvola di sfogo per la città, visti la facilità di accesso, i numerosi parcheggi e l’ampio atrio coperto che protegge pure dagli agenti atmosferici“.
Anche in merito all’ubicazione della sede centrale di via Antonio Gramsci Procelli pensa che vadano valutati ulteriori elementi: “La gente è costretta a sostare lungo la strada, mettendo a rischio la propria incolumità e rappresentando un pericolo per la circolazione stradale; inoltre, dato che deve attendere all’aperto, è facile prevedere che la situazione precipiterà all’arrivo dell’inverno”.