Viaggi di nozze trasformati in “luna di fiele”, come è stata denominata l’operazione della Guardia di finanza di Terni che ha portato alla denuncia di una donna, titolare di un’agenzia di viaggi chiusa improvvisamente. La ternana è stata denunciata dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria per appropriazione indebita nei confronti di decine di cittadini. L’ammanco totale che le viene contestato è di circa 30mila euro.
La donna in realtà, dopo che sono iniziate ad arrivare le prime querele dei cittadini una volta trovate abbassate le serrande dell’agenzia di viaggi (Le avventure di Oliver, in via del Convento), ha motivato la situazione con dei problemi di salute importanti da lei avuti.
L’indagine però è andata avanti, con le fiamme gialle che ora annunciano la sua denuncia. Secondo quanto appurato dalla Finanza, la ternana, nel periodo maggio – agosto 2018, “si è appropriata della somma complessiva di quasi 30.000 euro di cui aveva la disponibilità, in quanto versati all’agenzia da numerosi clienti e promessi sposi che, convinti di prenotare viaggi e crociere in paradisi esotici sognati da una vita, avevano pagato cospicue somme in acconto“.
Le attività di indagine, svolte su delega della locale Procura della Repubblica, anche tramite l’effettuazione di mirati accertamenti bancari e l’audizione di numerose persone informate dei fatti, hanno evidenziato purtroppo una realtà ben diversa ed hanno permesso di accertare come – sostengono le fiamme gialle – “l’illecita condotta dell’indagata non scaturisse da un dissesto finanziario, ma da una precisa volontà di trattenere le somme versate dai clienti dell’agenzia, che non venivano poi trasferite al tour operator che aveva organizzato il viaggio”.
La vicenda è stata resa ancor più particolare dalla circostanza che gli ignari clienti, in molti casi, al fine di poter usufruire delle agognate vacanze, si son visti costretti ad eseguire un ulteriore “bonifico” in favore del tour operator dove risultava effettuata la prenotazione ma non anche il pagamento eseguito.
La titolare dell’agenzia di viaggi ternana è stata quindi segnalata alla Procura della Repubblica di Terni per il reato di cui all’art. 646 (appropriazione indebita) del codice penale.