Un ulteriore, prestigioso riconoscimento per Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio di Perugia, e per l’Umbria: è di oggi infatti la designazione a vice presidente vicario di Unioncamere nazionale.
A darne notizia in anteprima è la Confcommercio della provincia di Perugia, di cui Mencaroni è presidente, sottolineando con molta soddisfazione il raggiungimento di un obiettivo non scontato né tantomeno “facile”, e dunque doppiamente rimarchevole: va considerato infatti che la nostra regione è una delle più piccole d’Italia, con un numero di imprese ridotto e un peso economico molto inferiore rispetto a realtà territoriali più rilevanti.
L’ingresso di Mencaroni, un paio di mesi fa, nella Giunta nazionale Confcommercio con il ruolo di coordinatore dei presidenti Camerali espressi dal sistema Confederale, è stato un passaggio sicuramente determinante per l’incarico ottenuto oggi, che ha durata 2015-2018.
“Ci aspettano anni molto impegnativi – sottolinea Mencaroni – perché il sistema camerale è alle prese con una riforma dalle molte incognite e con scelte governative che rischiano di avere effetti dirompenti. A dispetto della decurtazione dei diritti camerali del 50% entro il 2017 – e dunque di un gravissimo impoverimento di risorse, che mette a rischio lo stesso sistema – le Camere sono infatti chiamate a svolgere un ruolo di grande rilevanza per la modernizzazione del sistema imprenditoriale e per lo sviluppo dell’economia digitale, così da semplificare la vita delle imprese. Il mantenimento, miglioramento e la modernizzazione dei servizi impone perciò una riflessione profonda su ipotesi di accorpamento e ristrutturazione. La riforma in discussione in Parlamento ci costringe a ripensare il sistema camerale ed a innovare il modello operativo. Siamo pronti a fare la nostra parte, d’intesa con il sistema imprenditoriale ed in collaborazione con il Governo, ma vorremmo anche che la politica facesse finalmente chiarezza sul ruolo degli enti camerali, troppo spesso considerati più erogatori di risorse tout court che di servizi. Dobbiamo puntare attraverso la riforma a mettere al centro le imprese per sostenere la ripresa e modernizzare il paese. Confidiamo che essa faccia chiarezza sulle funzioni assegnate, definisca una più efficiente organizzazione territoriale, assicuri risorse adeguate e coerenti”.
La gestione del personale, in un contesto di drastica riduzione delle risorse, è un altro aspetto cui le Camere di commercio guardano con la massima attenzione e anche con qualche preoccupazione. Per Mencaroni ci sono infine due altre sfide prioritarie per le Camere: fungere da efficace raccordo tra il mondo delle imprese e quello dei giovani in cerca di occupazione, sia attraverso programmi di formazione che siano in linea con quello che il mercato richiede sia monitorando le esigenze lavorative delle imprese stesse e le competenze dei giovani; lavorare su progetto comunitari che portino risorse e potenziare al massimo i progetti a rete tra le diverse Camere di commercio”.
di FMF