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L'Umbria saluta Papa Francesco I: ora tutti aspettano la sua visita ad Assisi

Redazione

L'Umbria saluta Papa Francesco I: ora tutti aspettano la sua visita ad Assisi

Gio, 14/03/2013 - 10:30

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L'Umbria accoglie con gioia l'arrivo del nuovo papa Francesco I: sono tanti i messaggi che giungono da parte delle istituzioni indirizzati al Sommo Pontefice Jorge Mario Bergoglio, primo Papa non europeo, eletto ieri sera “cum magno guadio”. Per una terra come l'Umbria così tanto legata al Santo assisano è particolare il fatto che il nuovo vescovo della Santa Romana Chiesa abbia scelto proprio il nome di Francesco. In tanti aspettano ora la sua visita in Umbria.

I frati francescani, insieme al il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, sono i primi della lunga lista a felicitarsi: “la famiglia francescana si stringe al Santo Padre Jorge Mario Bergoglio con sentimenti di gratitudine, sincero affetto e profondo ossequio, promettendo con Francesco obbedienza e riverenza al signor Papa. In questo Anno della Fede, nell'accompagnare l'inizio del Suo ministero con la preghiera incessante, spera di accogliere il Sommo Pontefice nei luoghi sacri alla memoria e alla profezia di S. Francesco, strettamente legati alla Sede Apostolica con la Chiesa che è in Assisi retta dal suo Vescovo Domenico Sorrentino. Da Assisi un grande abbraccio, affettuoso e filiale, a te, Papa Francesco, nuovo vicario di Cristo. Questa Chiesa che diede i natali al Poverello ti saluta con i suoi accenti di gioia e di lode. Avrai molto da fare. Forse da soffrire. Ma sappiamo che Gesù è al timone della sua Chiesa. Noi ti seguiremo, nell’affetto e nell’obbedienza. Ed esprimiamo fin d’ora la fiducia che, come tanti tuoi predecessori, fino all’amato Benedetto XVI, anche tu venga presto in questa Città dove Francesco continua a dire con tutto se stesso, alla Chiesa e al mondo, il Vangelo che salva”.

Anche il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, ha salutato l'arrivo di Francesco I affermando: “lo Spirito di Assisi, i valori di umiltà, dialogo, dignità per ogni persona e senso della comunità siano nuovamente posti dalla storia all’attenzione di ognuno di noi. Assisi nel nome di Francesco e Chiara, accoglie con gratitudine questo segno e con rinnovato impegno, istituzioni civili e religiose, continueranno a camminare con lo spirito della ‘Seraphica Civitas’ per il bene e il bello in linea con il ruolo che la storia ha assegnato alla terra di San Francesco d’Assisi e all’Umbria. Il Papa – conclude il sindaco Ricci – scegliendo Francesco I come nome, ci invita a ritrovare il senso dei valori legati alla persona e ai piccoli gesti umili della quotidianità che edificano, nella fratellanza e nell’amore il cammino insieme, come citato da Papa Francesco I”.

La Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini ha dichiarato: “l’Umbria civile saluta il nuovo Papa, orgogliosi che abbia scelto il nome di Francesco. Lo aspettiamo presto in Umbria. Papa Francesco omaggio al nostro grande Frate Francesco, il poverello. Francesco dalla parte dei poveri, degli emarginati, di chi ha poche cose, la natura, il creato”.

Il Presidente della Provincia di Perugia Guasticchi si unisce al coro di gliubilo: “rivolgo il pensiero della massima deferenza al cardinale Jorge Mario Bergoglio, eletto pontefice nel conclave del 13 marzo con il nome di Francesco. Egli comincia un cammino il cui passo sarà accompagnato da un numero immenso di persone desiderose di rinnovamento, uomini e donne che, come Lui ha fatto affacciandosi dalla Loggia per la prima volta, sapranno guardarsi negli occhi, darsi il tempo di parlare, ascoltarsi, amarsi nella preghiera, supremo atto spontaneo di ogni credente. In questo atteggiamento, che deriva a Lui dal rigore della Compagnia di Gesù – prosegue Guasticchi – tornano a effondersi, nella loro interezza di grandissima corrente spirituale, la semplicità e l'umiltà del Santo di Assisi del quale, con un atto che lascia tutti noi colmi di felice presagio, ha voluto prendere il nome e, con il nome, la progettualità riformatrice, riparatrice dell'edificio della Chiesa cattolica. La memoria di san Francesco d'Assisi, del suo originario messaggio di salvezza e di richiamo alla solidarietà reciproca, è stata nei secoli, per la Chiesa, un decisivo momento di confronto. Di fronte alle difficoltà, nelle fasi più critiche della loro azione, i pontefici hanno guardato all'immagine di san Francesco come a una luce in grado di ispirare risposte adeguate, solerti, provvidenziali. Ne abbiamo avuto prove fondamentali soprattutto nel corso del Novecento, sin da quando il Santo è stato proclamato patrono d'Italia. Ne abbiamo visto materialmente la sostanza quando, da Giovanni XXIII in poi, Assisi è diventata la meta di un pellegrinaggio dei Papi che ha fatto, in direzione opposta, il percorso ‘romeo’ di san Francesco. Vestito di povertà, san Francesco – conclude il Presidente della Provincia di Perugia – è riuscito a presentarsi al cospetto del Papa; con i panni dell'umiltà consacrata i sommi pontefici, Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI si sono inginocchiati sulla sua tomba, quasi a chiudere il cerchio di spiritualità aperto nel XIII secolo”.

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