Sara Minciaroni
Una bara bianca scortata dalla famiglia e dagli amici più stretti. Uno sventolare di bandiere con lo squalo blu e il numero 8. Così il campione di Castiglione del Lago è tornato a casa. Andrea Antonelli, ventinque anni appena, sarà ricordato per sempre come il campione di Castiglione del Lago. Il bravo ragazzo con il pallino della velocità e il sorriso in “modalità race”.
L'applauso scioglie il silenzio e le lacrime sgorgano, ma è un dolore composto, come quello che si riserva ai “grandi”. E Andrea merita tutto questo. Lui che con il suo impegno nel sociale ha sempre sostenuto le campagne per la sicurezza stradale e per la donanzione di sangue. Lui che si allenava durante la pausa pranzo percorrendo le colline del Trasimeno in bicicletta per non allontanarsi troppo dal posto di lavoro. Quel ragazzo che con gli amici non era mai cambiato nonostante l'affacciarsi di una brillante carriera sportiva. La superbike era ad un passo e in quel tragitto la famiglia era sempre stata il suo punto di riferimento. Il padre Arnaldo, anche suo preparatore atletico, non smette di piangere da quando domenica lo ha visto scivolare sul cricuito di Mosca e ha sperato per più di un'ora che quel tremendo presentimento prima della partenza fosse solo suggestione.
Nella piccola chiesa di Macchie a Castiglione del Lago ci sono fotografie e fiori. Immagini di una vita vissuta intensamente, tutta dedicata alla passione per le due ruote. Per domani, giorno dei funerali, il sindaco ha indetto il lutto cittadino. Saracinesche abbassate, bandiere listate a lutto e silenzio imposto per tutta la durata della cerimonia che si terrà alla 18 nel campo sportivo di San Fatucchio.
Ad acuire il dolore in queste ore sono le nuove immagini diffuse su internet di una ripresa dalle tribune dell'incidente.
IL NUOVO VIDEO DELL' INCIDENTE Immagini che sconsigliamo al pubblico più sensibile.
Notizie correlate
SUPERBIKE, TRAGEDIA AL GP DI MOSCA: MORTO IL PILOTA ANDREA ANTONELLI / UMBRIA IN LUTTO