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L’Umbria chiede 18mila vaccini Covid prioritari, ma ne arriveranno 14.625 in tre settimane

Di fronte al Coronavirus “non possiamo abbassare la guardia”. Nella sua informativa all’Aula la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha fatto il punto sulle azioni in essere per fronteggiare la ripresa dei contagi, anche in Umbria. In una situazione attuale in cui si attende di comprendere gli effetti delle festività sulla diffusione del Coronavirus, l’avvio della campagna di vaccinazione e l’attesa per l’arrivo dell’influenza stagionale.

Scuole superiori, lo screening su studenti e prof

Proprio l’attesa per gli effetti delle festività sui contagi ha spinto la Regione Umbria, così come molte altre in Italia, a rinviare il ritorno in classe per le scuole superiori. La governatrice ha annunciato che questi giorni di proroga della didattica a distanza serviranno per testare, su base volontaria, gli studenti da 14 19 anni e i loro insegnanti.

Chiesti più vaccini di quelli arrivati

Quanto alla campagna di vaccinazione, che vede l’Umbria costantemente ai vertici nazionali per utilizzo delle dosi disponibili, Tesei ha ricordato che sono stati chiesti vaccini per oltre 18 mila umbri inseriti nella fascia prioritaria (personale sanitario e socio-sanitario, anziani ospiti e personale delle Rsa, ultra 80enni, a cui sono stati aggiunti medici privati, farmacisti e odontoiatri). Effettivamente, nell’arco di tre settimane, arriveranno in Umbria vaccini per 14.625 persone.

Con 30 team vaccinali (17 fissi presso le strutture ospedaliere e 13 itineranti che fanno capo alle Asl) l’Umbria è in grado di somministrare 1500 vaccini anti Covid al giorno. “Una capacità molto superiore ai vaccini ricevuti” ha ricordato Tesei, auspicando che questa capacità organizzativa dell’Umbria venga riconosciuta con l’invio di un maggior numero di vaccini.

I posti letto Covid negli ospedali

L’Umbria si prepara ad affrontare la terza ondata Covid con più posti letto e terapie intensive. A breve, ha ricordato la presidente, sarà operativo l’ospedale da campo della Regione (installato a Perugia) con 12 posti di terapia intensiva, 16 di sub intensiva e 10 (ampliabili ad altri 10) per degenze Covid.

A metà febbraio dovrebbero essere ultimati i moduli finanziati dal Governo con quasi 8,2 milioni di euro con la disponibilità di ulteriori 44 terapie intensive (a Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello). “Finita la fase 3 – ha detto Tesei – potranno partire i lavori per 26 milioni di euro per potenziare le strutture degli ospedali”.

Il nodo personale sanitario

Il nodo principale resta però quello del personale sanitario. Una carenza di professionalità specifiche che è “nazionale e internazionale” ha detto Tesei. Che ha annunciato per domani la convocazione su questo tema del tavolo della sanità regionale, alla quale parteciperà.