Torna “L’Umbria che spacca” a Perugia: il festival, giunto alla terza edizione e ricompreso nell’ambito delle attività culturali legate alla candidatura di Perugia Capitale Europea dei Giovani 2018 e Capitale Italiana della Cultura 2015, è organizzato dal Comune di Perugia, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, e curato dall’associazione culturale Roghers Staff, in collaborazione con Adisu-Agenzia per il diritto allo studio Universitario per l’Umbria.
Nel dettaglio si tratta di un progetto incentrato sulla produzione professionale di concerti, workshop, convention di settore e veri e propri “campus musicali”, con l’obiettivo di creare una vetrina per i numerosi artisti locali, provenienti da tutta l’Umbria: un evento di riferimento, estivo, all’aperto, che vuole rappresentare il punto nevralgico delle migliori espressioni culturali giovanili italiane ed europee.
La location scelta è, inevitabilmente, il centro storico di Perugia ed, in particolare, San Francesco al Prato, dove, da domani, 2 luglio, a domenica 4 luglio, si alterneranno sul palco 17 gruppi, concerti ad ingresso gratuito.
Dopo il successo registrato nelle scorse due edizioni (25.000 spettatori ed oltre 30 band provenienti da tutta la regione), l’associazione culturale Roghers Staff ha messo in campo tantissime novità, grazie ad alcune collaborazioni sia nazionali che internazionali.
In particolare, in virtù della collaborazione con il Forum Regionale dei Giovani dell’Umbria sono previsti due appuntamenti per la giornata del 4 luglio, nati anche dall’inserimento del Festival nell’ambito delle attività culturali per la candidatura a Perugia Capitale Europea dei Giovani 2018: dalle 11 alle 13 “Youth&Nfe in Europe, from awaress to action”, un Workshop interattivo sull’Educazione Non Formale; dalle 17 alle 19 la Presentazione del rapporto Giovani 2015 sulla condizione giovanile in Umbria, in Italia e in Europa, con momenti di confronto circolare tra giovani ed esperti.
Il Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Giuliano Masciarri, aprendo la conferenza stampa, ha riferito che l’Ente ha deciso di partecipare a questo evento, perché si tratta di una manifestazione importante per la città ed, in particolare, per i giovani, anche in considerazione della candidatura a capitale europea dei giovani 2018. “Ciò che ci interessa, attraverso patrocini come questo, è consentire ai nostri ragazzi di mettersi in mostra e farsi conoscere al pubblico. Insomma una sorta di “start-up”.
Parola poi all’Amministratore unico di Adisu Prof. Maurizio Oliviero, il quale ha parlato di un bellissimo evento che l’Agenzia ha deciso di sposare fin da subito per due ordini di ragioni. “In primo luogo – ha ricordato il Professore – fin dal 2007 Adisu ha promosso un’iniziativa simile (Uni-Music), con l’obiettivo di intercettare un linguaggio che si esprime attraverso la musica. Quest’anno i finalisti delle due categorie di Uni-Music si esibiranno proprio nell’ambito del Festival (domani, 2 luglio): il sostegno all’evento, dunque, rientra nel percorso volto a mettere in rete le numerose eccellenze dell’Università e della città. Dobbiamo avere la capacità, in sostanza, di interagire con culture e mondi diversi, condividendo un messaggio unico, ossia raccontare come vediamo il mondo attraverso la musica”.
La seconda motivazione posta a fondamento del sostegno di Adisu è che l’Agenzia guarda con ottimismo alla candidatura di Perugia quale capitale europea della cultura 2018: “Perugia è una città speciale, uno dei loghi dove si può oggi ripartire proprio grazie ad appuntamenti come l’Umbria che spacca”.
Sul palco nei prossimi tre giorni saliranno complessivamente 17 band, tutte provenienti dall’Umbria, tra cui spiccano i Verdena, gruppo ormai molto noto nel panorama musicale italiano.
Per la Città di Perugia è stato il Sindaco Andrea Romizi a fare gli onori di casa, ringraziando, in apertura di intervento, tutti coloro che, con il sostegno diretto (Fondazione ed Adisu, “abbinamento fortunato”), hanno consentito alla manifestazione di andare in scena.
Il Sindaco ha respinto, altresì, le polemiche diffuse negli ultimi giorni su alcuni Social, secondo cui l’Amministrazione avrebbe inteso appoggiare l’evento in virtù di una ipotetica parentela tra il Primo Cittadino ed Aimone Romizi di Roghers Staff. Parentela che, al contrario, non sussiste.
“La ragione del nostro patrocinio – ha invece chiarito Romizi – risiede nel fatto che questi ragazzi, pur partendo da una regione piccola come l’Umbria, sono riusciti a ritagliarsi una fetta di palcoscenico sia nazionale che internazionale, puntando sulla qualità. Sarebbe, quindi, stato sciocco da parte nostra non riconoscere il valore e le relazioni che i ragazzi hanno portato avanti, come conferma la presenza dei Verdena”. Il Sindaco ha ribadito che il Festival è una rassegna che dà modo a gruppi emergenti di farsi conoscere: “se vogliamo il titolo di capitale europea 2018, dobbiamo produrre cultura nell’attualità e non cullarci solo sui fasti del passato e della nostra storia”.
Il capo della Giunta ha precisato che l’Amministrazione, con il contributo di tanti Enti ed Associazioni, nonostante le enormi difficoltà economiche del periodo attuale, sta portando avanti con coraggio il cammino verso la candidatura a capitale europea dei giovani 2018: “su questo versante, l’invito che rivolgo oggi a tutti è di non scoraggiarsi mai; dobbiamo continuare a credere ad eventi come quello che stiamo presentando stamattina, affinchè si arricchiscano di contenuti nel tempo nella prospettiva dell’europeizzazione della nostra città. Perugia è una realtà che riuscirà a rialzarsi se sapremo mettere in circolo nuove energie, partendo proprio dai giovani”.
Infine Gabriele Biccini del Forum Regionale dei Giovani dell’Umbria ha riferito che risponde ad una scelta precisa quella di inserire il Festival nell’ambito del percorso verso la candidatura a capitale europea dei giovani 2018, con alcuni eventi (il 4 luglio) di grande spessore culturale e sociale.
“Crediamo che L’Umbria che spacca sia una manifestazione importante perchè è stata organizzata da un gruppo di giovani che sta lavorando duro con l’obiettivo di contribuire a rigenerare la città. Ovviamente non abbiamo alcuna intenzione di fermarci qui, ma andremo avanti per costruire insieme un futuro virtuoso”.
Il programma del festival: Giovedì 2 luglio dalle ore 18.30 suoneranno dapprima i quattro gruppi finalisti del Concorso Unimusic; poi The Soul Sailor, Sficatz Rockabilly, Heavy Wood.
Venerdì 3 luglio, dalle 20, saranno protagonisti Discucci, Blue Dean Carcione ed infine gli attesissimi Verdena (ore 21 circa). Si tratta di una delle band più amate e seguite del panorama underground italiano. Il loro concerto, in esclusiva regionale e gratuito come tutti gli altri del Festival, sarà assolutamente da non perdere: grande musica, sonorità potenti e originali e bella attitudine con un trio (formato dai fratelli Ferrari, Alberto, voce e chitarra, Luca, batteria, e da Roberta Sammarelli al basso) che, da sempre, ammalia i propri numerosi fan con sonorità che riescono a innovarsi di album in album, lasciando gli ascoltatori stupiti, ma alla fine sempre conquistati.
Infine sabato 4 luglio, oltre agli eventi organizzati dal Forum dei Giovani alle ore 11 ed alle 17, il programma sarà completato dai concerti a cura di ben 7 gruppi che si alterneranno sul palco dalle 18.30 in poi: Lucy Van Pelt, Balefullies, Zero Call, Le Idi di Maggio, Gattuzan, The Mighties, Francine and The Boomers.