“Mario ha vissuto la vita da appassionato”. Don Mauro, cappellano del Perugia Calcio, nella sua omelia ha ricordato la passione dell’amico Mario Mariano, morto giovedì dopo anni di malattia. La passione per la moglie Aurelia e per la famiglia. La passione per il suo suo lavoro di giornalista, che ha continuato a svolgere anche quando era in ospedale e pure nelle ultime settimane in cure a casa era costretto a stare a letto.
Nella sua omelia padre Mauro ha ricordato alcuni degli aneddoti vissuti insieme a Mario, che cercava di carpirgli qualche informazione sul Perugia. Le visite nei carceri d’Italia accompagnando la Nazionale dei religiosi, di cui era addetto stampa. Ma anche dell’uomo Mario, che non si è lasciato abbattere quando gli è stata diagnostica la malattia ed anzi ha continuato a vivere i suoi giorni con lo stesso entusiasmo.
Nella chiesa di Madonna Alta, per l’ultimo saluto a Mario, erano presenti, insieme ai familiari, tanti colleghi, personaggi del mondo della politica e dello sport. Così come in tanti il giorno precedente si sono recati a rendergli omaggio nella camera ardente, in modo discreto. Tra loro, anche l’ex allenatore del Perugia, Fabrizio Castori.