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L’ultimo abbraccio a Daniela Crispolti, l’Umbria si stringe intorno ai familiari Foto

Sara Minciaroni
La salma di Daniela Crispolti, l’impiegata uccisa il sei marzo nella strage di Palazzo del Broletto, è arrivata nella piccola chiesa di Pian di Porto, a Todi, pochi istanti prima delle 16. La funzione è stata celebrata da don Ferdinando, parroco di questa parte della comunità tuderte.
L’arrivo del feretro, ricoperto di rose bianche, è stato accolto dall’applauso di tutti i presenti. Tra i parenti e gli amici c’erano anche tante autorità: tra gli altri, Catiuscia Marini, Carla Casciari, Fernanda Cecchini, Franco Tomassoni, Fabrizio Bracco, Stefano Vinti, Silvano Rometti, Roberto Bertini e Wladimiro Boccali. Ma ad abbracciare per l’ultima volta c’erano anche tutti i colleghi che hanno vissuto quella mattina di follia costata la vita anche alla funzionaria Margherita Peccati, anche lei uccisa dai colpi di Andrea Zampi. Tutti stretti intorno ai genitori e al fratello di Daniela. Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto testimoniare la vicinanza ai familiari e alla comunità inviando una corona di fiori.
L’omelia – Dovevano essere funerali di stato ma la famiglia Crispolti ha scelto l'intimità della piccola chiesa di Todi per dare l’ultimo saluto alla propria congiunta. Nella sua omelia, don Ferdinando ha letto dalla Bibbia il passo che rievoca Gerusalemme distrutta dalla catastrofe, metafora di una società colpita dalle sciagure.
Una tragedia che può riguardare rei e innocenti: così come Daniela è una delle vittime incolpevoli di questa triste storia. “Cerca di avere speranza perché nella tua vita si riaccenda la luce. Mi scuso per l'inadeguatezza delle mie capacità in questo momento così triste e tragico, ma siamo persone semplici”, ha detto Don Ferdinando. Il parroco ha poi invitato tutti a tornare alle origini, a ciò che si impara da bambini, per continuare ed andare avanti: “i cristiani pensano che la preghiera valga molto, ma deve essere supportata dalle opere di carità”, ha concluso don Ferdinando.
La lettera – “Eri una persona solare, lavoratrice, amata e stimata da tutti, con una vita davanti. Ti ricorderemo sempre, e con te i momenti indelebili trascorsi insieme con la foto di Sara Ciprianifamiglia”. Con queste parole, racchiuse in una lettera commovente, una parente ha voluto ricordare Daniela, strappata alla sua famiglia ed ai suoi affetti, nell’ultimo dei saluti.

foto di Sara Cipriani

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