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L'UE LEGALIZZA L'OLIO “DEODORATO” COME EXTRAVERGINE. CONSUMATORI IN RIVOLTA

Il nuovo regolamento comunitario in vigore dal prossimo primo aprile autorizza la commercializzazione di olio d'oliva “deodorato”, un olio di scarsa qualità spacciato come extravergine, grazie all'innalzamento dei limiti massimi di alchil esteri, composti chimici che si formano nelle miscele di bassa qualità.

Per l'associazione per la difesa dei consumatori Adoc, l'Europa non ha perso l'opportunità di andare contro i consumatori e la qualità dei prodotti alimentari. “E' una truffa legalizzata messa in atto dall'Unione Europea”, ha detto Carlo Pileri, presidente dell'associazione, in un comunicato. “La decisione di aumentare la concentrazione massima di alchil esteri permetterà la commercializzazione di olii inferiori e di scarsa qualità, spacciati come extravergine. Una truffa verso i consumatori e verso i produttori più attenti alla qualità dei propri prodotti, che a lungo termine potrebbe arrecare seri danni all'intera produzione”.

L'associazione, nel denunciare quella che ha definito una vera e propria “truffa”, ha chiesto al governo italiano “di adottare tutte le misure necessarie affinché il regolamento comunitario non venga applicato ma modificato”.

Secondo l'Adoc, la questione dell'olio extravergine è solo l'ultimo di una lunga serie di interventi dell'Unione europea, che dimostrerebbero come a livello comunitario sta prendendo sempre più potere l'influenza di lobby legate anche al settore alimentare. “L'ultimo caso dei maiali e delle uova tedesche alla diossina, la recente condanna all'Italia sul cioccolato, che segue il divieto sulla frittura di paranza, il lasciapassare al vino senza uva, al formaggio senza latte, al gelato che non si scioglie e all'aranciata senza arance, la decisione della Ue dello scorso marzo di eliminare i profili nutrizionali relativi ai grassi, agli zuccheri e al sale degli alimenti, sono tutti interventi che dimostrano come l'Unione europea sia capace solo di far prevalere la logica delle grandi multinazionali a discapito dei diritti dei consumatori. Ci auguriamo, ad ogni modo, che venga rispettata la normativa sull'etichettatura dell'olio extravergine, l'unica forma di prevenzione e tutela che possiedono i consumatori”.