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Ludopatie, Ancescao si unisce al coro per prevenire e combattere

Campagne di informazione e formazione rivolte a giovani e meno giovani sui rischi che derivano dalla dipendenza da gioco, collaborando e partecipando ai progetti delle istituzioni pubbliche. È solo una delle azioni messe in campo da Ancescao Umbria (Associazione Nazionale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti) che ha stilato un codice di autoregolamentazione sul gioco d’azzardo indirizzato alle basi associative regionali aderenti ad Ancescao. L’obiettivo principale è quello di prevenire e combattere ogni forma di ludopatia.
Il documento è stato presentato questa mattina mercoledì 28 gennaio 2015, nella sala Fiume di palazzo Donini, a Perugia, nel corso della conferenza stampa tenuta da Claudio Barbanera e Miranda Pinchi, rispettivamente presidente e vicepresidente di Ancescao Umbria.
Un’azione molto importante proposta da Ancescao è quella dettata dall’articolo 3 del codice di autoregolamentazione, che stabilisce che i centri per anziani gestiti da Ancescao che dovessero avere installate nelle proprie sedi le slot-machine e le video lottery, avranno l’obbligo di segnalarlo al Coordinamento Comprensoriale e dovranno impegnarsi per la loro rimozione entro l’anno solare di riferimento.
“Se queste norme non saranno rispettate – ha riferito Claudio Barbanera – il Coordinamento Regionale Ancescao dell’Umbria, di concerto con i Coordinamenti Comprensoriali, provvederà a richiamare la base associativa prima verbalmente, poi per iscritto. Infine valuterà l’ipotesi di segnalare al coordinamento nazionale Ancescao di non concedere l’adesione all’associazione per l’anno successivo, così come è stabilito dall’articolo 4 del codice di autoregolamentazione”.

Il codice è nato in seguito alla conferenza regionale organizzata dall’associazione lo scorso 22 novembre, ad Orvieto, durante la quale si è discusso intorno ai problemi legati alle ludopatie e alla Legge Regionale n°21 del 21 novembre 2014 “Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico”. Dati importanti se si pensa che 800mila persone in Italia sono affette da questo tipo di patologia, e 88 sono i centri che attenzionano le ludopatie.
Legge che istituisce il marchio regionale “No Slot”, rilasciato agli esercenti di pubblici esercizi, ai gestori di circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento che rimuovono o scelgono di non installare apparecchi per il gioco lecito. La legge inoltre mette a disposizione un numero verde regionale per le segnalazioni e le richieste di aiuto, e per fornire un primo servizio di ascolto, assistenza e consulenza per l’orientamento ai servizi competenti, promuovendo la creazione di gruppi di auto-aiuto per le persone affette da gioco d’azzardo patologico ed i loro familiari.
La ludopatia è una nuova dipendenza che colpisce un numero sempre in crescita di persone, al punto che il Ministero della Salute ha inserito questa malattia nei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza).