Spoleto

Ludopatia, quali risultati a Spoleto per il progetto Umbria no slot?

“Sul gioco d’azzardo i numeri sono inquietanti e potrebbero essere anche sottostimati. I dati in Umbria, diffusi dalla stampa alcuni mesi fa, parlano di oltre 10 mila persone, fra i 15 e i 74 anni, con profilo di gioco problematico. Sempre nella nostra regione, solo nel 2016, sono stati bruciati oltre 1,2 miliardi di euro nel gioco d’azzardo considerato lecito. La Regione si è posta in prima linea, con la legge regionale 21/2014, per la prevenzione e il contrasto alla ludopatia, ricercando il fondamentale coinvolgimento capillare di tutta la comunità e di tutti i territori, attraverso la collaborazione con i sindaci, affinché non rimanga una problematica irrisolta”.

Inizia così la nota della consigliera comunale del Pd Carla Erbaioli che chiede di fare il punto sul progetto Umbria no slot a Spoleto.

“Dopo l’impegno della Regione, ai Comuni, proprio per la loro prossimità con i cittadini, spetta il ruolo determinante di vigilanza e di sensibilizzazione della comunità sui gravi rischi legati al gioco d’azzardo rispetto al corretto utilizzo dello stesso.

Una delle misure definite dalla Regione demanda ai sindaci l’adempimento riguardante l’esposizione obbligatoria, all’interno dei locali con offerta di giochi d’azzardo leciti, di materiali informativi sui rischi correlati al gioco e sui servizi di assistenza alle persone affette da ludopatia. Spetta sempre ai sindaci consegnare il marchio “Umbria No Slot” ai locali in possesso dei requisiti previsti dalla legge regionale 21/2014 per la prevenzione e il contrasto alla ludopatia, cioè a quei locali che decidono di non installare o di rimuovere apparecchi per il gioco d’azzardo”.

“Tutti noi – incalza Erbaioli – abbiamo il dovere di contrastare un fenomeno drammatico sempre più diffuso e trasversale e che in alcuni casi si trasforma in una vera e propria dipendenza, e quindi in un dramma personale e famigliare, non solo di salute ma anche economico e di illegalità.

Questa è certamente una battaglia trasversale che deve vedere impegnati tutti i fronti politici. Il marchio simbolicamente consegnato diversi mesi or sono dalla passata giunta regionale al Sindaco De Augustinis non può essere unicamente un trofeo da esibire in foto su qualche giornale. La consegna dell’attestato “Umbria No slot” è un impegno ad agire in modo concreto, che deve tradursi in una reale intenzione di contrasto alla ludopatia, attraverso una sollecita azione di informazione e diffusione del materiale e con una azione di controllo, in modo particolare nei luoghi ritenuti sensibili.

Mi auguro che il Sindaco e la giunta aggiornino al più presto il consiglio comunale e la cittadinanza riguardo allo sviluppo delle azioni intraprese in tal senso e agiscano con sollecitudine”.