Luciano Rossi, ex candidato sindaco di Foligno, nonché parlamentare umbro, e da ben venticinque anni presidente della Federazione Italiana Tiro a Volo, è stato minacciato di morte.
Le minacce risalgono ad alcuni giorni fa, ne erano già a conoscenza soltanto i familiari e gli amici più fidati, ma ora la notizia è uscita alla scoperto dopo la formale denuncia presentata alla Polizia Postale.
Ma l’allarme riguarda l’intera famiglia: nel mirino è infatti purtroppo finita persino la figlia Fiammetta, campionessa di Tiro a Volo e atleta della Nazionale Italiana, che è stata minacciata di rapimento.
Un accanimento tanto grave quanto preoccupante, legato alla candidatura del folignate Luciano Rossi alla presidenza della Issf ovvero la Federazione Internazionale delle Discipline Olimpiche di Tiro, di cui – tra l’altro – è vicepresidente da oltre venti anni.
Rossi è in corsa, a livello mondiale, contro il magnate russo Vladimir Lisin, che vanta un patrimonio personale stimato in venti miliardi di dollari, anch’egli vicepresidente Issf e Presidente dell’European Shooting Confederation (Esc).
Entrambi puntano a succedere al multimilionario messicano Olegario Vazquez Rana che ha guidato la federazione per 38 anni.
“La scorsa settimana ho ricevuto una mail contenente esplicite minacce di morte nei miei confronti e verso la mia famiglia. Per quel che mi riguarda – dichiara Luciano Rossi – non intendo lasciarmi intimidire, ho subito presentato regolare denuncia alla polizia postale, segnalando il fatto. Siamo molto scossi e profondamente turbati – sottolinea Rossi – ma restiamo decisi e ancor più determinati. Nella mail – spiega – venivano richiesti soldi per ottenere alcune informazioni utili riguardanti un piano per uccidere me e mia figlia Fiammetta. E’ chiaro – conclude – che questo dimostra quanto sia considerata importante la vicenda relativa alle elezioni della Federazioni. Ringrazio tutti coloro che ci stanno sostenendo e ci stanno dimostrando la loro vicinanza ed affetto”.
La famiglia Rossi è particolarmente conosciuta nel territorio, suo padre Ferdinando è stato fondatore della casa di cura Villa Aurore, e l’impegno di Luciano ha spaziato in varie realtà del mondo associativo, dal Rotary all’Ente Giostra della Quintana, sino al ruolo di consigliere e coordinatore regionale di Forza Italia per poi diventare deputato, concludendo la carriare parlamentare in Alleanza Popolare.
Le urne per la presidenza dell’Issf saranno aperte tra una settimana, il prossimo trenta novembre a Monaco di Baviera in Germania.
Sul fronte sportivo, Luciano Rossi ha personalmente vinto il titolo europeo individuale e a squadre juniores di Fossa olimpica e con titolo italiano individuale nel 1985 per poi guidare come presidente della Fitav le nazionali italiane ottendo tra l’altro diversi ori.
Una candidatura che renderebbe comunque onore e prestigio all’Italia, all’Umbria ed alla città di Foligno.