Le opposizioni, "29mila euro serviranno per un Villaggio di Natale (collocato in Piazza del Popolo) composto da una stella e tre animali luminosi"
E a ridosso delle feste di Natale e Capodanno, ovviamente pesantemente condizionate dalla pandemia da Coronavirus, c’è spazio anche per una polemica sull’utilità o meno degli addobbi natalizi cittadini.
In una nota alla stampa, PD, Todi Civica e PSI chiedono all’amministrazione se davvero la spesa sostenuta abbia un senso.
La nota
“Nel mese di giugno, le forze di opposizione chiesero al Sindaco e alla Giunta di riprogrammare gli eventi 2020, in quanto condizionati inevitabilmente dalla pandemia, al fine di indirizzare le risorse liberate a favore di iniziative a sostegno della ripresa economica e sociale di Todi.
Tale riflessione nacque dopo aver letto la delibera di Giunta con cui si concesse un anticipo di contributo di 25 Mila euro all’Associazione culturale LOOP per l’organizzazione dell’evento “Natale a Todi 2020”, con ben sette mesi di anticipo sullo svolgimento della manifestazione.
Ovviamente, come sempre, a quella sollecitazione, l’amministrazione comunale rispose picche. Oggi, a distanza di cinque mesi, apprendiamo che la Giunta Comunale con Delibera n. 260 ha approvato, per motivi legati all’Emergenza epidemiologica COVID 19, le modifiche apportate dall’Associazione Culturale LOOP al programma delle iniziative dell’Evento “Natale a Todi 2020”.
L’ulteriore stanziamento
Ma, alla luce dei fatti, invece di valutare un diverso utilizzo di quelle risorse pubbliche, si sceglie di investire ulteriori 29 Mila euro per l’allestimento di un Villaggio di Natale ( collocato in Piazza del Popolo) composto da una stella e tre animali luminosi. Opera appaltata, tramite piattaforma MEPA, con affidamento diretto, ad una ditta della provincia di Lecce.
Una decisione che porta il Comune a spendere per gli addobbi natalizi, in questo periodo, con le condizioni e le restrizioni date dalla pandemia, con la crisi sociale e economica delle famiglie, con il divieto di transito fra le regioni e i comuni, oltre 54 Mila euro.
Sostanzialmente la stessa identica cifra che l’amministrazione stanzia ( utilizzando un contributo del Governo) per i buoni di prima necessità per le famiglie con maggiori difficoltà economiche. Atteggiamento opposto a quello di tanti Comuni italiani che, saggiamente, stanno riducendo le spese per le luminarie per indirizzare le risorse su interventi a favore delle categorie più deboli o per la prevenzione ed il tracciamento del virus.
Siamo convinti che nemmeno in questo momento debba venire meno l’entusiasmo e la speranza e che, nonostante le grandi difficoltà, si debba continuare a vivere e ad investire nella città.
Ma questo non significa non correlare questa prospettiva con gli aspetti più concreti e realistici del momento, facendo scelte e investimenti senza ritorno, che imporrebbero, invece, a nostro avviso, un diverso utilizzo delle economie e delle risorse pubbliche.”
Foto repertorio TO