“Luci della Ribalta” torna a Narni, dal 14 al 29 agosto, con grandi artisti e omaggi ai personaggi storici narnesi.
La musica ancora una volta al centro dell’undicesima edizione del festival, organizzato sotto la direzione artistica di Anais Lee, Presidente dall’Associazione Mozart Italia, sede di Terni, in collaborazione con il Comune di Narni e con il sostegno la Fondazione Carit.
Sono previsti più di 30 eventi artistici, in 9 diverse location, tra i comuni di Narni e Terni; oltre 100 gli artisti coinvolti. Concerti, esibizioni teatrali, seminari, balli, improvvisazioni in piazza, cinema all’aperto e degustazioni: ecco il programma di “Luci della Ribalta”. Inoltre saranno celebrate tre ricorrenze: i 700 anni dalla morte di Dante, i 50 da quella di Stravinskij, e il centenario della nascita di Piazzolla.
A confermare la vocazione culturale ed artistica a 360 gradi del festival le mostre, e i numerosi eventi che intrecciano musica e danza, musica e teatro, musica e storia del territorio. Altrettanto interessanti, poi, le conferenze. Quest’ultime partono sia da alcune ricorrenze sia dal ricordo di personaggi legati a Narni per nascita, come il condottiero Gattamelata o il compositore Mauro Bortolotti.
Accanto agli attesissimi concerti con artisti di livello internazionale lo svolgimento di masterclasses. Permetteranno al pubblico del festival di godere dell’energia, della freschezza e del talento propri degli artisti, nella chiesa di S. Maria Impensole di Narni, ma anche nelle vie del centro storico allietate dalle loro improvvisazioni.
Narni si configura da sempre come un territorio dove il confine tra arte e artigianato è sottile. Non a caso si potranno apprezzare le installazioni floreali nelle vie di Narni, la sfilata ispirata all’universo di Dante, le degustazioni dei vini del territorio. Infine prosegue per il quarto anno la fruttuosa collaborazione con l’”Istituto Culturale Coreano in Italia”, insieme al quale il festival ha organizzato la proiezione di un film in piazza.
Fin dall’inizio “Luci alla Ribalta” si è distinto per un forte radicamento sul territorio. Tutto ciò attraverso la creazione di un legame culturale, identitario e “affettivo” con il comune di Narni e con tutta la provincia. Solo così può nascere, infatti, un evento di alto profilo internazionale, conosciuto ed apprezzato per l’altissima qualità artistica degli ospiti e la capacità di fondere i diversi linguaggi dell’arte.