Categorie: Cronaca Spoleto

Lotterie illegali, in 10 a processo per truffa aggravata

In 10 a processo per truffa aggravata ai danni dello stato. E’ iniziato oggi presso il tribunale di Spoleto, di fronte al giudice Augusto Fornaci, il procedimento a carico di 10 legali rappresentanti di altrettante società che distribuivano biglietti di lotterie istantanee ad esercizi commerciali. In particolare, i fatti in questione riguardano indagini condotte nel 2008 a Trevi dai Carabinieri della locale stazione che sequestrano 2mila tagliandi in edicole, bar e tabaccherie della zona per un valore complessivo di circa 7.500 euro.

I tagliandi incriminati non sarebbero stati veri e propri gratta e vinci, bensì biglietti di concorsi a premi che quindi non potevano garantire vincite in denaro immediate. Pertanto quando lo stato li dichiarò illegittimi i Carabinieri piombarono nei locali sequestrandone pacchi interi, mentre i titolari delle ditte rivenditrici si trovarono indagati per truffa aggravata e frode nel gioco. Tra i 10 alla sbarra, quattro sono umbri (uno di Todi, un folignate e due ternani) mentre gli altri vengono per lo più dal nord Italia. A difenderli sono gli avvocati Manola Antinori Petrini e Angelo Costanzi Petrancola del foro di Spoleto e l’avvocato Simona Forlucci del foro di Perugia.

E’ stata proprio quest’ultima a chiedere al giudice di integrare la produzione documentale con del materiale inerente un donna di Perugia finita sotto processo per fatti analoghi a quelli trattati a Spoleto e assolta poiché il fatto non sussisteva. In quel processo venne infatti dimostrato che i biglietti venduti non erano tagliandi di lotterie, bensì di concorsi a premi.

Davanti al giudice Fornaci hanno sfilato oggi tre testimoni, titolari di alcune delle attività trevane interessate dai sequestri dei carabinieri. Tutti e tre hanno affermato che i biglietti fornitigli avevano la stessa modalità d’uso di un gratta e vinci, con premi in denaro corrisposti seduta stante al cliente fino ad alcune centinaia di euro (i soldi venivano poi recuperati con detrazioni sulle fatture successive). Si tornerà in aula il prossimo 24 febbraio per l’escussione di altri quattro testi della Procura.

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