Sono duri e implacabili i colpi assestati alle associazioni mafiosi nelle ultime ore. Dopo i 54 arresti e i sequestri di ieri a Perugia durante l’operazione denominata “Quarto passo”, e, a livello nazionale, l’indagine su Roma Capitale e “il mondo di mezzo”, arriva oggi il sì unanime dell’Aula della Camera alla relazione sul semestre di presidenza italiana dell’Unione europea e sulla lotta alle mafie, già approvata dalla commissione parlamentare Antimafia.
“L’approvazione oggi in Parlamento della relazione della Commissione Antimafia e l’operazione dei Ros che ieri ha consentito di smantellare in Umbria un’organizzazione criminale collegata alla ‘ndrangheta e di emettere 61 ordinanze di custodia cautelare dimostrano che è stata intrapresa la strada giusta per sconfiggere la mafia e la corruzione e per ridare dignità alla parte onesta del Paese” . E’ quanto affermato dall’on. Giampiero Giulietti, subito dopo l’approvazione all’unanimità della Risoluzione che raccoglie le indicazioni della relazione della Commissione antimafia sulla lotta alle mafie in Europa. “L’operazione che ha interessato l’Umbria ci dice che non dobbiamo abbassare la guardia, ma ci dice anche che l’Umbria è una regione sana dove la mafia non è riuscita ad infiltrasti nelle istituzioni, nella pubblica amministrazione e nel suo tessuto profondo. – ha affermato il deputato del Pd – Mi preme quindi ricordare le parole del procuratore antimafia Roberti che ha dichiarato che l’Umbria ha dimostrato di avere gli anticorpi e gli umbri il coraggio di denunciare e di collaborare ed è grazie a loro che è stato possibile estirpare quell’erba malefica che ha tentato invano di infiltrarsi nella comunità umbra”.
“L’approvazione all’unanimità della Risoluzione che raccoglie le indicazioni della nostra Relazione sulla lotta alle mafie in Europa è un segnale importante della volontà del Parlamento di rafforzare e migliorare gli strumenti internazionali di contrasto delle organizzazioni criminali“. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi, già a Perugia qualche settimana fa per parlare di mafia e infiltrazioni criminali, anche in Umbria.
“Le mafie non hanno confini – ha aggiunto – ed hanno saputo sfruttare con grande spregiudicatezza e abilità le opportunità offerte dalla globalizzazione e lo spazio di libero mercato della Ue per moltiplicare i profitti delle attività criminali“. Per questo secondo Bindi “è necessario promuovere una maggiore convergenza tra legislazioni nazionali e l’Italia può offrire un contributo decisivo alla definizione di una strategia comune che faccia leva anche su nuovi strumenti, come la Procura antimafia europea“.
“Nella recente missione al Parlamento europeo abbiamo ribadito la necessità di alzare il livello di attenzione ai fenomeni di criminalità di stampo mafioso contrastando il rischio di rimozione e minimizzazione ancora diffusi nell’opinione pubblica europea. Abbiamo trovato attenzione e consapevolezza – conclude Bindi – e registrato l’impegno sia del Presidente Schultz che dei presidenti dei gruppi parlamentari e il voto di oggi spero ci aiuti a passare dalle parole ai fatti“.