Un locale chiuso in maniera preventiva con un’ordinanza, poi riaperto ma senza la possibilità di utilizzare le terrazze esterne e ancora chiuso e, nel contempo, esposti sui luoghi di intrattenimento serale in aumento. Per gli operatori economici del centro storico di Perugia non c’è pace. “La necessità – spiega l’assessore al commercio Cristiana Casaioli – è quella di tutelare tutti, residenti e commercianti. Ma gli operatori economi, con l’arrivo di ordinanze di stop alle attività e gli esposti, si vedono vanificare l’impegno che hanno avuto nell’aprire un’attività nel centro storico”. Palazzo dei Priori è tornato al lavoro lunedì mattina con il question time. Tra i temi discussi, anche la zonizzazione acustica e le licenze per l’intrattenimento nell’Acropoli.
Sul tavolo di consiglieri e assessori torna il pacchetto promosso dal Pd, capofila Tommaso Bori, “Perugia Viva”, ed in particolar modo una delibera del 7 aprile 2014, approvata ma mai attuata. Al centro dell’atto comunale, proprio la situazione dei locali notturni nell’acropoli. Nel pacchetto di cinque proposte per rendere “Perugia viva”, il consigliere si occupa anche del rumore: il Pd vorrebbe la revisione della zonizzazione acustica delle vie e delle piazze del centro, con un piano specifico dedicato ai locali di intrattenimento. “Non è possibile – ha detto Bori – che qui ci sia lo stesso tetto di decibel del Colle della Trinità”. Ma nella determina si chiede anche la modifica a la riapertura dell’accesso alle licenze di pubblico spettacolo considerando che il piano commerciale economico del centro risale al lontano 2002 e che racconta una città diversa. “La Giunta come intende attuarla, visto che è gia stata approvata, e in che termini?”.
Esposti in aumento. “Stiamo lavorando sulla questione ma è un argomento difficile – spiega l’assessore al commercio del Comune di Perugia – . La necessità è quella di tutelare tutti, ma nel contempo sono aumentati gli esposti sui locali che provocano un danno ai residenti. Meglio è, a questo punto, non permettere sin dall’inizio, ad un operatore economico di aprire un locale se non ci sono i requisiti necessari e le condizioni giuste. La zonizzazione acustica in centro è il problema principale, per le licenze si lavoreremo sul piano del commercio del 2002 e speriamo di offrire risposte concrete già dalla prossima stagione”. “Ho inviato le interrogazioni al dirigente Vincenzo Piro – conclude l’assessore Casaioli – proprio per avere alcune informazioni più dettagliate sulla rumorosità”.