Categorie: Economia & Lavoro Spoleto

LORETO LUCHETTI: “CASO MINERVA CAMPANELLO D'ALLARME PER L'ECONOMIA SPOLETINA”

Mentre tutti sono in attesa del bando per l'affidamento della Minerva, anche l'associazione “Amici di Spoleto” interviene in merito al fallimento dell'azienda di Santo Chiodo, che vede un'ottantina di operai in cassa integrazione.

“Come Associazione e come cittadini – spiega il presidente Loreto Luchetti – sentiamo il dovere di intervenire esprimendo prima di tutto la nostra solidarietà alle maestranze della Minerva e apprezzamento per le iniziative del Sindacato e delle istituzioni locali, auspicando che venga trovata una soluzione adeguata e duratura. Il caso Minerva è però un campanello d'allarme per le prospettive della economia spoletina del quale è necessario che l'opinione pubblica prenda coscienza tenendo ben presente che una costante innovazione tecnologica in un mondo globalizzato è indispensabile per la competitività delle imprese e quindi per la loro sopravvivenza nel mercato.L'innovazione tecnologica richiede costanti investimenti finanziari, un'adeguata opera di ricerca e un adeguamento costante dell'organizzazione aziendale”.

“La Città – prosegue il presidente degli ‘Amici di Spoleto' – deve continuare a prestare attenzione all'evoluzione della situazione della Minerva, tenendo d'occhio le soluzioni che verranno proposte che devono risultare adeguate sia al momento che nel lungo periodo.Questo caso ci deve comunque far riflettere su come sarebbe stato necessario prevedere per prevenire; per farlo si sarebbe dovuto disporre di strumenti comparativi quali un sistema di monitoraggio della locale economia e dei soggetti principali che in essa operano, tale da consentire di seguirne l'evoluzione e quindi intervenire tempestivamente.Un sistema del quale sarebbe opportuno dotarsi ricercando anche l'apporto della Camera di Commercio di Perugia e delle rappresentanze degli imprenditori e dei lavoratori.L'Associazione Amici di Spoleto, per quanto è nelle sue possibilità, è pronta a collaborare”.