Domenica è il giorno della verità alla 47^ Cronoscalata della Castellana dopo le due salite di prove ufficiali vissute nel sabato già emozionante del round umbro del Trofeo Italiano Velocità Montagna.
Alle 9.00 Orvieto riaccende i motori per il via alle sfide di gara 1 e gara 2 sotto la direzione di Alessandro Battaglia e degli aggiunti Fabrizio Bernetti e Paolo Roselli, quest’ultimo dal 1991 anima della Castellana e dell’associazione che, con il supporto dell’Automobile Club Terni, la organizza, presieduta ora da Luciano Carboni.
Al termine, nel pomeriggio la cerimonia di premiazione al centro polifunzionale Fanello di Ciconia, che accoglierà i migliori protagonisti e il pubblico che già numeroso ha assiepato il paddock e le tribune naturali lungo i 6190 metri del percorso di gara che da San Giorgio, alle porte di Orvieto, sale verso Colonnetta di Prodo. Nel tratto interessato domenica la SS79 sarà chiusa dalle ore 8.
In ottica gara, il sabato di prove ufficiali ha visto immediati protagonisti gli attesi Michele Fattorini, padrone di casa e “campione in carica” della Castellana, e Denny Zardo, vincitore 2016 e attuale detentore del record del tracciato (2’48”50). Proprio il pilota trevigiano in prova è stato autore del miglior riscontro di giornata con il tempo di 2’51”38 al volante della Norma M20 Fc Zytek sulla quale ora il suo team è al lavoro per rifinire le regolazioni da adottare in gara. Alle spalle di Zardo è vicino Fattorini, pronto all’attacco con l’Osella Fa30 Zytek con alcune soluzioni diverse sperimentate dal driver orvietano in vista della sfida di domenica. Hanno affilato le proprie armi, però, anche il driver campano Angelo Marino, per la prima volta a Orvieto nell’abitacolo della Lola B99 Evo Zytek di F.3000, e il sardo Sergio Farris, subito “in palla” con l’Osella Pa2000 Honda con la quale si è candidato a un posto sul podio assoluto. Tra le monoposto, invece, interessante la progressione del tuderte Damiano Manni con la Mygale di F.3, mentre il pilota e noto attore Ettore Bassi, che a Orvieto non correva dal 2008, ha lavorato a lungo con il team Dm Competition sull’Osella Pa21 JrB Suzuki con la quale è stato autore del miglior riscontro tra i prototipi spinti da motori di derivazione motociclistica.
Mentre una toccata sul lato destro ha costretto al ritiro nella seconda prova l’altro sardo Giuseppe Vacca, che nelle condizioni di umido trovate nella prima salita si era ben comportato sulla Pa2000, tra i prototipi Cn l’esperto eugubino Gianni Urbani ha subito preso le giuste misure a un tracciato che già conosce bene al volante dell’Osella Pa21 Honda, mentre in crescita nella seconda salita sono stati il giovane pilota di Todi Daniele Filippetti su Ligier e il trentino Giancarlo Graziosi su altra Osella. Lo stesso Filippetti è in corsa anche per il Trofeo Under 25, sul quale vuole mettere le mani anche il pilota locale Filippo Ferretti, pronto per la gara dopo alcune regolazioni apportate sulla Radical Sr4.Positivo l’adattamento al tracciato per Michele Ghirardo e la Lotus Exige con la quale il pilota veneto si è candidato al successo nel gruppo E2Sh, quello delle estreme vetture Silhouette dove è protagonista pure l’Audi TT del maceratese Abramo Antonicelli. Alla ricerca della corona di prestigio del gruppo GT andranno invece il laziale Maurizio Pitorri con la Ferrari 488 Challenge (GT di Maranello all’esordio a Orvieto), l’abruzzese Roberto Tarquini alla guida della Porsche 996 GT3 Cup e il padrone di casa Silvano Laschino sulla Cayman S. Riscontri già di rilievo anche in assoluto sono arrivati per un altro atteso driver orvietano, Daniele Pelorosso, principale pretendente al gruppo E1 con la Renault Clio Proto.
Categoria tutta da dipanare è quella del gruppo A, dove brillano al sabato Mattia Fasciano e la Citroen Saxo ma attenzione al locale Leonardo Spaccino, fermato da un guaio alla ventola del radiatore prima della seconda prova con la Subaru Impreza Wrx Sti. Saxo protagonista anche nel “derby” di gruppo N con al volante Gabriele Giardini e Marco Naldini. Tra le Racing Start, in Rs Plus la Mini Cooper turbo di Valerio Lappani ha convinto il pilota abruzzese nella seconda prova e ora dovrà vedersela con la Honda Civic di classe 2000 del pugliese Antonio Cardone, mentre in Rs si profila l’inedito duello tra il campione italiano 2017 Angelo Loconte e il driver di casa Francesco Laschino, entrambi su Mini Cooper, con quest’ultimo che ha ben preparato l’attacco in gara soprattutto nella seconda salita di prove. Orvietani sugli scudi anche tra le scadute di omologazione, in gruppo ProdE con Gabriele Bissichini (Renault Clio) e in ProdS con Mattia Chioccia, che sulla Citroen Saxo di classe 1600 nonostante lo stop sul finale della prima ricognizione sfida la Clio Williams del tuderte Lodovico Manni. Nella competizione delle auto storiche, piuttosto “movimentata” già in prova, miglior riscontro di giornata per il toscano e vincitore 2018 Stefano Peroni su un’Osella Pa8, mentre al trentino Adolfo Bottura sul modello Pa9 è bastata la sola prima ricognizione per prendere i riferimenti in ottica gara.